Morte di Mattia Ennas a Cagliari, un testimone a Canale 5: “Dopo il tonfo qualcuno è fuggito in auto”

Un abitante di via Binaghi: “Erano le 8 e un quarto. Abbiamo sentito prima un tonfo. Poi abbiamo sentito una persona correre, un cancello chiudersi con forza e un’automobile andare via”. Dichiarazioni che potrebbero costituire una svolta per le indagini


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Un uomo che corre chiude con forza un cancello e un’auto che parte. E’ quanto accade in via Binaghi subito dopo il volo costato la vita a Mattia Ennas. Sono i nuovi elementi forniti ieri alla trasmissione Pomeriggio Cinque condotta da Barbara D’Urso dagli inquilini dello stabile di Mulinu Becciu relativamente alla vicenda del giovane quartese rapinato al Poetto e poi morto dopo una caduta da un palazzo di via Binaghi la mattina del 25 agosto scorso. Il fatto, inizialmente derubricato come suicidio, ha assunto in poco tempo i contorni del giallo, catturando anche l’interesse dei programmi di cronaca dei canali tv nazionali.

La storia è nota. Mattia trascorre la serata di sabato 24 agosto in discoteca con gli amici. A un certo punto si apparta in spiaggia con una ragazza e più tardi viene notato sul lungomare Poetto chiedere un passaggio in lacrime completamente fradicio: vuole raggiungere la stazione di piazza Matteotti. Sale su un taxi a bordo del qualche fa qualche chilometro prima che il taxista lo faccia scendere al Quartiere del Sole (Mattia ha i vestiti bagnati). Farà in tempo a raccontargli di essere stato rapinato. Versione ripetuta dal ragazzo anche a un gruppo di giovani che incontra poco dopo, assieme ai quali, a piedi, arriva allo stadio Amsicora. Da qui contatta un amico che lo raggiunge in auto e lo accompagna a casa sua a Quartu dove, ha dichiarato alle forze dell’ordine, sarebbe arrivato intorno alle 7, anche se la madre di Mattia negherà di aver sentito il figlio arrivare e entrare nel palazzo. Quello che accade dopo le 7 è un mistero. Di certo c’è che Mattia Ennas alle 8 è in via Binaghi a Mulinu Becciu dove alcune telecamere lo riprendono prima passeggiare nervosamente e poi entrare in un palazzo dal quale poi precipita dopo pochi minuti.

Ieri lo staff di Pomeriggio Cinque ha intervistato un abitante dello stabile di via Binaghi che ha rilasciato importanti dichiarazioni che potrebbero costituire una svolta per le indagini: “Erano le 8 e un quarto. Abbiamo sentito prima un tonfo. Poi abbiamo sentito una persona correre, un cancello chiudersi con forza e un’automobile andare via”. Qualche altra persona potrebbe sapere di più. Qualcuno nello stabile di via Binaghi potrebbe aver visto o sentito qualcosa. I genitori, assistiti dall’avvocato Gianfranco Piscitelli che si sta battendo per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda, e gli amici di Mattia non credono al suicidio e non perdono la speranza. Vogliono la verità.

 


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