Giallo delle offerte sparite, parla l’ex primario: “Ho fondato l’Astafos a Cagliari, i soldi presi? Li ho dati a dei pazienti malati”

Roberto Targhetta. 73 anni, l’ex primario di Oncoematologia pediatrica del Microcitemico di Cagliari, si difende così: “Tutto il denaro preso l’ho dato a dei pazienti, non l’ho certo utilizzato per altro. Mi difenderò con i miei avvocati”


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Una denuncia fatta ai carabinieri – dall’attuale presidente, Ugo Mancini – con in allegato un filmato nel quale si vedrebbe proprio lui mentre, dopo aver aperto un cassetto dell’ufficio della Astafos onlus, prende ottanta euro e se li infila ne portafoglio. Quel “lui”, stando alle accuse, è Roberto Targhetta. 73 anni, è l’ex primario di Oncoematologia pediatrica del Microcitemico di Cagliari. Una carriera brillante, quella del professore, e un impegno “sociale” riconosciuto da tanti: ha ricoperto ruoli importanti tra i Lions. Non ci sta, Targhetta, a passare per un possibile “ladro” di soldi. Anzi: “Risponderò attraverso i miei legali. Quei soldi li ho dati a dei pazienti. Sono fondatore dell’associazione, tutti i soldi che abbiamo ricevuto sono sempre stati rivolti” agli “ospiti”, piccoli e grandi, di quella casa di accoglienza che, sin dagli anni Novanta, garantisce un “riparo” sicuro per i bambini malati di tumore e le loro madri. “Non ho di certo utilizzato i soldi per altro”, spiega, in modo netto, contattato telefonicamente dalla nostra redazione. Targhetta, oggi, è socio della onlus: insomma, stando alle sue parole si sarebbe trattato di un grosso “malinteso”.

C’è anche un altro punto, quello legato all’assegno da cinquecento euro che avrebbe cercato di dare a Ugo Mancini. Targhetta smentisce: “Ho dato un contributo all’associazione, ho fatto un bonifico. Nessun assegno”. E, soprattutto, neanche un centesimo preso da quelle casse “solidali” e dedicate ai piccoli impegnati a combattere contro la “bestia” del cancro.


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