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Le foto del giorno di oggi su Cagliari Online.it – Gesturi, la processione in onore del beato Fra Nicola Giovanni Angelo Salvatore Medda. Nasce a Gesturi nel 1882, da una povera famiglia contadina; il padre muore quando Giovanni ha soli cinque anni, dopo otto anni perde anche la madre. Viene accolto in casa della sorella, dove collabora al lavoro dei campi e alla custodia del bestiame. Sin da bambino emergono le sue qualità di lavoratore onesto, puntuale e scrupoloso; evento cruciale per la sua vita cristiana fu la Prima Comunione all’età di quattordici anni: l’esperienza colpì tanto il ragazzo al punto che non volle festeggiare come i suoi coetanei, ma stette l’intera giornata in chiesa in estasi dinnanzi al Santissimo Sacramento. Da allora la sua vita fu interamente dedicata al lavoro e alle funzioni religiose, a cui partecipava quotidianamente prima e dopo le attività agricole, fino al momento in cui decise di lasciare la sua amata Gesturi per farsi religioso cappuccino. La decisione venne presa dopo che Giovanni si ammalò fortemente così fece voto al signore che se fosse guarito si sarebbe fatto religioso. Nel 1914, terminato il noviziato, emette i voti semplici e viene accolto nell’ordine dei Frati Minori Cappuccini col nome di Nicola. Per dieci anni viene mandato ai conventi di Sassari, Sanluri ed Oristano come aiutante cuoco e questuante.
IL LEGAME CON CAGLIARI. Nel 1924 viene trasferito al convento di Cagliari, città che lo accolse fino alla morte e dove si distinse per l’umiltà e per il silenzio che lo accompagnavano durante la questua: otteneva senza chiedere, riceveva senza domandare. Giustamente è stato osservato che egli non era un frate cercatore, ma un frate cercato. Ma è nel contesto dei bombardamenti del 1943 sulla città di Cagliari che si inserisce la grande opera di bene compiuta da Fra Nicola, il quale svolse un ruolo delicato nell’alleviare i disagi e le sofferenze di tutti quei Cagliaritani che non abbandonarono mai la città. Per questo motivo ancora oggi i cagliaritani ricordano con grande rispetto e gratitudine l’immane figura di questo povero servo di Dio. Dopo 44 anni di vita religiosa a servizio del prossimo i problemi di salute che già lo affliggevano da giovane si aggravarono e, nonostante le grandi sofferenze fisiche, continuò a fare la questua fino ad una settimana prima della sua morte l’8 giugno 1958. Ai funerali partecipò l’intera città di Cagliari e la Sardegna tutta, ancora è vivo il ricordo dell’imponente corteo funebre a cui parteciparono oltre 60.000 persone che resero omaggio al fraticello. A Fra Nicola sono state attribuite decine di grazie, la Chiesa ha riconosciuto un miracolo e per questo il frate, già Venerabile dal 1996, è stato dichiarato Beato il 3 ottobre 1999 in piazza San Pietro, da Papa Giovanni Paolo II.
(Hanno collaborato il fotografo, Pierino Vargiu e Angela Mereu – Elmas)