Gesico, agnellino in palio alla lotteria: “Vince chi sa quanto pesa”

Animalisti sul piede di guerra: a Gesico spunta una lotteria che mette in palio un agnellino a chi indovina il suo peso, per poi metterlo al forno. “Come si possono prevaricare gli animali in questo modo assurdo?”


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Gli animali non sono oggetti da dare in premio! La diffida arriva dalla LAV di Cagliari in riferimento ad un piccolo agnellino messo in palio a Gesico in occasione di una lotteria itinerante. L’associazione animalista ha inoltrato una diffida legale contro la discutibile pratica che prevede la consegna del cucciolo d’ovino a chi ne indovina esattamente il peso.  “La LAV – si legge nella nota – ha deciso di intraprendere le vie legali, facendo appello alla normativa vigente e alla giurisprudenza corrente in materia di tutela degli animali. Queste pratiche anacronistiche contrastano palesemente con le acquisizioni culturali ed etiche della civiltà attuale,  nella quale è cresciuta la conoscenza, l’attenzione e la sensibilità nei confronti degli animali. È inconcepibile che ancora oggi si utilizzi un animale quale trofeo di una lotteria, come fosse un oggetto, offendendo la sua natura e rischiando di sottoporlo a inutili e non necessarie sofferenze, quali possono essere anche “solo” lo stress e la paura.”.

ANIMALI PREVARICATI. Usanze che indurrebbero, a detta della LAV, a considerare il rapporto con gli animali in termini di prevaricazione, abituando le persone all’indifferenza verso la sofferenza o peggio ancora ad atteggiamenti divertiti di fronte ad essa. Un comportamento palesemente diseducativo, soprattutto per i giovani. Ma c’è chi, in nome della “tradizione”, giustificherebbe tali atti come consuetudine, destando ancor più indignazione tra gli animalisti e i cittadini: “Non si può addurre a giustificazione dell’utilizzo degli animali in queste iniziative il pretesto della “tradizione”, in quanto in questo caso non può essere intesa come un insieme di valori che si tramandano, ma piuttosto espressione di sfruttamento e mancanza di rispetto verso un essere senziente”. La diffida legale è stata inviata dalla LAV al sindaco di Gesico, alla Guardia di Finanza, alla Asl Cagliari, alla polizia municipale di Gesico e al Corpo Forestale dello Stato. Attraverso il documento, la LAV ha chiesto alle autorità competenti di intervenire per la parte di propria pertinenza a tutela dell’agnellino e per il rispetto delle leggi, sperando che si possa porre fine una volta per tutte a queste biasimevoli “usanze” che coinvolgono loro malgrado gli animali.


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