Gare agonistiche di nuoto senza spettatori nella piscina di Terramaini, a Pirri. Ed è subito polemica tra i genitori dei piccoli nuotatori, bloccati fuori dall’impianto sportivo mentre i loro figli disputano un’importante gara per la qualificazione alle finali regionali invernali giovanili. L’episodio si è verificato ieri, e replicato oggi: coinvolti 240 bambini, tra gli 8 e 10 anni, iscritti alla Federazione Italiana Nuoto per gli esordienti B. “Come si fa ad accompagnare un bambino ad un evento sportivo e non poterlo vedere? – sottolinea Andrea Sarigu, padre di uno dei piccoli atleti – Oltretutto i nostri figli dopo la gare devono fare la doccia, e senza la nostra presenza sarà un caos”.
Da parte del Comune una delibera dirigenziale emessa dal Servizio Istruzione, politiche giovanili, sport, cultura e spettacolo lo scorso 13 febbraio, ed affissa fuori dalla piscina in occasione delle precedenti gare svolte il 14 e il 15 febbraio. “Durante la manifestazione non è autorizzata la presenza di pubblico sugli spalti, ed è consentito esclusivamente l’accesso ai soli atleti, tecnici, dirigenti, ufficiali di gara, cronometristi e medici”. Una disposizione che i genitori non hanno preso bene, visto che fuori dalla piscina si è sfiorata la rissa con il personale interno. “In questa struttura – aggiunge Andrea Sarigu – si svolgono tutte le gare ufficiali per il sud Sardegna ed il pubblico è sempre entrato. Inoltre la delibera che è stata esposta fuori dai cancelli si riferisce alle gare del 14 e 15 febbraio e non a quelle di ieri e oggi. Il Comune di Cagliari continua a calpestare il diritto allo sport, questa volta nei confronti dei bambini”.