Gara di lettura al “Levi” di Quartu, docenti e ragazzi: “Esperienza molto positiva”

La classe 2BE ha riportato il punteggio più alto nella quattordicesima edizione della gara di lettura che si è svolta nell’aula magna dell’istituto tecnico economico tecnologico “Primo Levi” di Quartu  nell’ambito del progetto “Non ci resta che leggere”, sostenuto dal dirigente scolastico Massimo Siddi e coordinato dall’insegnante Anna Testa


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

GARA DI LETTURA AL “LEVI” DI QUARTU. DUELLO TRA OTTO CLASSI. RAGAZZI E INSEGNANTI: “ESPERIENZA MOLTO POSITIVA”

La classe 2BE ha riportato il punteggio più alto nella quattordicesima edizione della gara di lettura che si è svolta nell’aula magna dell’istituto tecnico economico tecnologico “Primo Levi” di Quartu  nell’ambito del progetto “Non ci resta che leggere”, sostenuto dal dirigente scolastico Massimo Siddi e coordinato dall’insegnante Anna Testa. 

Alla gara hanno preso parte otto classi della scuola.  

                                                                                                                              Gli studenti della 2BE, insieme a quelli più meritevoli della 2C, seconda classificata, hanno vinto un soggiorno premio a Bergamo, in programma nel prossimo mese di marzo. Quest’anno i ragazzi si sono confrontati sul libro “Bianco come il latte, rosso come il sangue” di Alessandro D’Avenia che gli studenti del “Levi” incontreranno nel corso del viaggio a Bergamo. Il progetto è nato quattordici anni fa per stimolare il gusto e il piacere di leggere i libri. Prevede un’attività di lettura di un volume in classe e l’attivazione di laboratori basati sul “cooperative learning”, che facilita la partecipazione di alunni a rischio di abbandono e, in generale, di allievi che hanno bisogno di essere motivati.                                   

Il percorso si conclude con la gara che coinvolge le classi del biennio.

“L’esperienza di questi anni – sottolineano le insegnanti delle classi coinvolte – ci consente di valutare in modo positivo l’attività. Gli allievi che affrontano disagi familiari e che faticano a partecipare alle attività didattiche tradizionali, sono quelli che si lasciano più facilmente coinvolgere nel progetto. Analogamente gli studenti impegnati in attività extra scolastiche, tra le quali quelle agonistiche, spesso partecipano con entusiasmo e ne traggono ricadute positive quali una maggior motivazione e propensione allo studio”.                                                                                                                           


In questo articolo: