Gaia di Assemini, dalla cucina di casa a una pasticceria tutta sua: “Il primo tifoso? Mio marito”

Pardule, dolci della sposa ma anche salate panade, preparate per tanti anni per la sua famiglia. Un passatempo che Gaia Trudu, 38 anni, riesce a trasformare in lavoro grazie a 20mila euro della Regione: “Ringrazio mia bisnonna che mi ha tramandato la passione per i dolci”. LEGGETE la bellissima storia


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In una Sardegna martoriata dalla disoccupazione c’è anche chi, dopo tanti anni, riesce a svoltare. E a dare un nuovo senso alla propria vita. Gaia Trudu, 38 anni, di Cagliari ma da anni residente a Assemini, a fine maggio apre una pasticceria artigianale tutta sua. Dopo tanto tempo trascorso a fare la commessa in un bar prima e in una ditta di pulizie poi, finalmente riesce a trasformare in lavoro un hobby che ha fin da piccola: preparare dolci. “Mia bisnonna faceva dolci sardi e panade, è lei ad avermi trasmesso la passione. Grazie al bando de minimis della Regione ho ottenuto 20mila euro, ne avevo chiesto 53mila ma va bene così, ce la farò”. L’indirizzo della futura pasticceria artigianale è ancora top secret, “scaramanzia”, ma i lavori per inaugurare a fine maggio, seppur in quasi segreto, vanno avanti. “Leggo molti libri di cucina scritti da grandi pasticceri e mi applico, preparando tanti dolci, soprattutto il classico dolce della sposa Nuorese e pardule. Mio marito Fausto e i miei tre figli sono sempre soddisfatti”.
Adesso, però, c’è da conquistare una platea quanto più ampia possibile. Il mercato del lavoro è spietato, Gaia questo sembra saperlo bene: “Voglio continuare a tramandare la tradizione dei dolci della nostra splendida Isola. Insieme a me lavoreranno mia sorella e mia madre”, spiega la 38enne di Assemini, “nella vita bisogna sempre provarci. La pasticceria avrà il mio nome”.