Gabriele, il podista sardo non vedente su Rai Uno: “Correre può ridare la forza di vivere”

La storia del padre che corre guidato dal figlio Andrea, raccontata a inizio aprile da Casteddu Online, conquista visibilità nazionale e finisce a ‘La Vita in Diretta’


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di Vanessa Usai

La storia di Gabriele Pianu, il podista non vedente di Masullas che corre guidato dal figlio Andrea, raccontata a inizio aprile da Casteddu Online, in poche settimane finisce prima sul Corriere della Sera e ora su Rai Uno a ‘La Vita in Diretta’. Gabriele e Andrea sono stati ospiti questo pomeriggio del programma condotto da Marco Liorni, durante il quale è stato trasmesso il servizio girato ieri alla Chia21 Half Marathon, dove le telecamere de ‘La Vita in Diretta’ hanno ripreso padre e figlio nei preparativi pre gara e il loro emozionante arrivo al traguardo dell’impegnativa mezza maratona del Sud Sardegna, tra gli applausi del pubblico.

Gabriele e Andrea, che da due anni corrono assieme, legati dall’ormai inseparabile cordicella, hanno raccontato ancora una volta la loro storia, stavolta di fronte al pubblico televisivo, dall’incidente sul lavoro in cui Gabriele ha perso la vista, al ritorno alla corsa su strada, nel 2004, fino ai 21 km di ieri, percorsi, come da programma, sotto le due ore. “Due ore in cui corriamo, chiacchieriamo e litighiamo”, ha scherzato Andrea. E hanno rivelato il loro sogno nel cassetto: partecipare alla maratona di New York, il 4 novembre prossimo, assieme ad altre quattro atlete non vedenti dell’associazione Disabilincorsa.  “Correre mi ha ridato la forza di vivere, per questo mi sto battendo per sensibilizzare i non vedenti ad alzarsi dal divano, perché con l’aiuto delle guide possiamo fare le stesse cose dei normodotati”, ha detto Gabriele.

La speranza è che ora qualche sponsor prenda a cuore questa causa. “Il nostro progetto con Disabilincorsa è ancora in fase embrionale, ma di lungo termine”, spiega Andrea. “L’obiettivo non è solo portare a New York me e mio padre quest’anno – aggiunge – ma trovare aziende disposte a sostenerci in un progetto più ampio, che dia ai non vedenti  con limitate possibilità economiche l’opportunità di vivere l’emozione di un grande evento podistico internazionale”.

“Chi l’avrebbe mai detto?”, scrive Andrea sulla propria pagina Facebook dagli studi Rai di Via Teulada. “Che il nostro sogno abbia inizio”.