Gli “angeli” della solidarietà dell’Acli provinciale sono arrivati anche da lui, donandogli coperte e giubbotti, anche per la sua compagnia. Lui, Gabriel, 40enne rumeno, “da cinque anni a Cagliari”, vive dentro un furgone blu in viale Buoncammino. L’etichetta di “povero”, però, non la vuole assolutamente: “Mi sono sempre arrangiato da solo, vendo argento e faccio traslochi. Per essere essere poveri vuol dire non avere voglia di fare nulla, io invece ho buona volontà”, spiega Gabriel. “Non voglio una casa, non è conveniente perché per vivere bene, tra spese e tasse, ci vogliono almeno cinquemila euro al mese”. Forse la cifra è troppo alta, ma tant’è.
“I volontari passano e mi donano qualcosa, io accetto ma se posso mi compro le cose. Sto bene qui con la mia ragazza”. Ogni mese Gabriel riesce a guadagnare “tra i duecento e i trecento euro. Ho avuto momenti brutti nella vita”, e il riferimento, come spiega a telecamera spenta, è “a qualche guaio con la giustizia, in passato. Ma ognuno può sbagliare e rimediare, basta la buona volontà”.