Furti di arance a San Sperate, i ladri fregati dalle foto trappole

I due sono stati denunciati per furto aggravato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Per l’agricoltore forse l’incubo è finito. 


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Non è facile per chi subisce i furti ma non è facile neppure per i ladri. La tecnologia sconvolge gli equilibri anche per un’attività che è fra le più antiche del mondo. Un coltivatore di agrumi di San Sperate si era rivolto qualche tempo fa ai carabinieri della locale Stazione. Già la situazione commerciale in quello come in altri settori, non è ottimale. Se poi ci si mettono anche alcuni personaggi a portar via il raccolto stagionale nottetempo, non si potrà davvero più campare.

I carabinieri hanno quindi suggerito un rimedio che avrebbe consentito loro di poter procedere nell’individuazione dei malfattori con grandi probabilità di riuscita.

l trucco ormai banale è quello delle “foto-trappole”. Strumenti piccolissimi che possono collocarsi sul più anonimo degli alberi, alimentate da batterie, scattano limpide foto anche al buio e non danno scampo. Basta il movimento di un qualcosa e loro partono, silenziose e inesorabili. Così, due vecchie conoscenze dei carabinieri, due uomini rispettivamente di 47 e 39anni, entrambi di San Sperate, sono caduti nel tranello. Se avessero indossato le mascherine sarebbe stato più difficile riconoscerli, ma a volto scoperto, quelle foto scattate a tradimento li hanno inchiodati alle loro responsabilità. Stanotte hanno fatto un carico di cassette di arance per un valore di 250 euro, da rivendere poi in chissà quale sito commerciale. I militari non hanno avuto bisogno della consulenza di nessuno per poterli riconoscere. Sono stati denunciati per furto aggravato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Avranno un processo, ed ora per l’agricoltore forse l’incubo è finito. 


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