Fumi tossici a Molentargius: puzza addio, lavori verso la conclusione

Ben avviato lo spargimento della terra: è stato infatti coperto circa il 60% dell’area, prioritariamente nelle zone che fumavano. Tale percentuale consente al comune di dire che i lavori sono ormai all’’80% circa di copertura dell’area interessata


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Fumi tossici a Molentargius, lavori verso la conclusione.

Molentargius, fumi quasi spenti. Nel Palazzo Comunale di via Porcu si è tenuta oggi la terza riunione di C.O.C. da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, presenti tutti gli enti interessati, che si stanno adoperando per arrivare quanto prima alla fine dell’emergenza, al cui termine, probabilmente anche prima della data prefissata del 30 settembre, si darà avvio alle procedure per risolvere l’emergenza ambientale, ovvero i lavori di bonifica.

I Vigili del Fuoco hanno spiegato i problemi riscontrati durante questi giorni ma fornito anche informazioni incoraggianti in vista della conclusione delle operazioni. Su un terreno paludoso e cedevole, che ha una superficie di circa 7 mila metri quadri, sono andate avanti sin dall’inizio dell’emergenza le operazioni volte alla riduzione del fumo e quindi del disagio per la popolazione, pur sapendo che non si trattava di un’azione risolutiva e quindi nelle more del posizionamento della terra sul terreno in combustione. È stata constatata la presenza di una sorta di ‘torba’, circa 40-60 cm di radici, canne e altro materiale vegetale, con presenza di buste di plastica e altro materiale plastico minuto (carte di caramella, pannolini, ecc.), materiali che possono arrivare in un terreno alluvionale, magari trasportati dalle acque del Rio Is Cungiaus. Sono state inoltre realizzate delle trincee per evitare che la combustione potesse propagarsi oltre i confini attuali. È allo stato attuale ben avviato anche lo spargimento della terra: è stato infatti coperto circa il 60% dell’area, posizionandola prioritariamente nelle zone che fumavano. Tale percentuale, sommata allo stradello costruita dai privati, consente di dire che siamo giunti ormai all’’80% di circa di copertura dell’area interessata.

L’Arpas ha invece comunicato che il laboratorio mobile dell’agenzia, necessario alla verifica della qualità dell’aria, con il supporto del Comune è stato posizionato in un’area idonea e rappresentativa, la scuola media di via Turati, e ha iniziato a fare la calibrazione alla mezzanotte di oggi. Tale calibrazione verrà completata nel giro di 24 ore. Il rilevatore delle polveri e degli idrocarburi volatili è comunque già in funzione e domani all’ora di pranzo dovrebbero essere disponibili i primi dati. Per quanto riguarda la diossina sarà però necessario mandare le risultanze al laboratorio dell’ARPA Piemonte.

“La Regione, proprietaria del Parco, deve porsi il problema di bonificare non solo l’area interessata dall’incendio, ma anche le aree limitrofe, in direzione di viale Marconi, utilizzate nello scorso secolo, quando ancora non vi erano leggi in merito né sensibilità ambientale, come discarica”, ha dichiarato Delunas, “e lo stesso discorso vale per il tratto di Parco compreso tra via Colombo e via Fiume, dove sono stati già identificati cumuli di rifiuti. Le bonifiche dovranno partire quanto prima – ha proseguito il Primo Cittadino -. Sarà pertanto fondamentale quantificare gli ettari delle aree inquinate, quindi sapere l’estensione e stimare le risorse economiche necessarie alla bonifica, ovvero predisporre il cosiddetto Piano di caratterizzazione. Il C.O.C. rimarrà aperto sino a quando non sarà certificata la chiusura dell’emergenza sanitaria e avviato il secondo step per l’impostazione delle operazioni di bonifica. Anche per questo occorre avere le analisi dell’ARPAS: senza di esse non potremo avviare il secondo step”.


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