
Ormai è quasi un anno che se ne parla: fumare al volante diverrà presto comportamento passibile di sanzione amministrativa?
Il disegno di legge che lo prevede, presentato nel 2015, è fermo da un po’, ma è verosimile che presto anche l’Italia seguirà la scia di Regno Unito, Svezia e San Marino e introdurrà il divieto di fumo mentre si è alla guida.
La convinzione alla base del d.d.l. (qui sotto allegato) è che anche la sigaretta (come ad esempio il cellulare) sia uno strumento perfettamente idoneo a distrarre gli automobilisti. Si ritiene inoltre che l’aria che si respira nell’abitacolo quando si fuma sia idonea ad incidere, limitandola, sulla reattività del conducente oltre che a mettere a repentaglio la salute dei passeggeri, specie dei bambini.
La relazione accompagnatoria del disegno di legge pone l’accento proprio sulla necessità di salvaguardare la salute e di ridurre al minimo il rischio di incidenti. Senza dimenticare il pericolo di incendi che deriva dalla cattiva abitudine di gettare i mozziconi non ancora spenti dal finestrino, incendi che potrebbero propagarsi non solo all’esterno ma anche all’interno dell’abitacolo.
L’idea è quella di sanzionare il conducente che fuma alla pari di quello che utilizza il cellulare (considerando analogamente rischiosi i due comportamenti), ovverosia costringendolo a pagare una somma compresa tra 161 e 646 euro alla quale si potrebbe aggiungere la sanzione accessoria delritiro della patente nel caso di recidiva biennale.
Fonte: Divieto di fumo in auto: multe fino a 600 euro come per i cellulari
(www.StudioCataldi.it)