Fratelli uccisi a Dolianova, la sorella: “Potrebbero esserci stati dei complici”

I corpi di Davide e Massimiliano Mirabello non si trovano e, dopo gli arresti di Joselito e Michael Marras, una delle sorelle degli scomparsi parla a “Chi l’ha visto?”: “Non potevano bastare due persone per affrontarli”


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Caterina Mirabello, sorella di Davide e Massimiliano, scomparsi lo scorso nove febbraio da Dolianova, interviene ancora una volta in tv: “Chi li ha uccisi potrebbe aver avuto dei complici”. Ormai le indagini sono indirizzate verso il duplice omicidio e sono già stati fermati Joselito e Michael Marras, padre e figlio. Tra loro e i Mirabello non è mai corso buon sangue e, in passato, ci sono stati screzi anche pesanti. I Marras si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, qualche giorno fa, e sono rimasti in carcere su disposizione del gip. Nelle ultime ore risulterebbe indagata anche una terza persona, sempre di Dolianova, con l’accusa di favoreggiamento. Intanto, la vicenda dei fratelli calabresi è tornata alla ribalta su Rai 3, nella trasmissione Chi l’ha visto?. “Sicuramente, il fatto che sia successo tutto in venti minuti” cioè, stando alle indagini, tra le 15:30 e le 15:55, ovvero tra l’incontro tra i fratelli Mirabello e i Marras e le tracce di sangue notate sull’asfalto di una strada di Funtana Pirastu da un ciclista, “e il fatto che soprattutto Massimiliano, al contrario di Davide, era abbastanza muscoloso, e dunque aveva la forza di reagire, a me, al mio legale (Gianfranco Piscitelli) e alle mie sorelle fa pensare che è impossibile che” ad affrontare i Mirabello possano essere state “due persone”.

 

 

 

 

Le indagini, intanto, vanno avanti. I Marras sono in carcere, ci sarebbe un terzo uomo indagato e i parenti dei fratelli calabresi, ormai, sperano solo di poter trovare i loro corpi.


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