Franco Becini non canta più: “Dimenticato da tutta Cagliari, sopravvivo ‘ingrassando’ le serrande”

Ha 80 anni e per decenni ha cantato fuori dal mercato civico di San Benedetto. Lo scorso giugno maxi multa da 1500 euro perché la sua “Apixedda” non era assicurata: “Nessuno mi ha offerto un centesimo, piango perchè non so più come dar da mangiare ai miei figli. Anche il Comune mi ha voltato le spalle”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA con tutta la disperazione del famoso cantante di strada


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Le corde vocali gliele ha “spezzate” – in senso metaforico – l’indifferenza. Chi ha avuto modo di conoscerlo, Franco Becini, sa che per decenni è stato un’istituzione per San Benedetto. I ritornelli delle canzoni di Claudio Villa e di Mario Merola sono entrati con positiva prepotenza nelle orecchie delle migliaia di cagliaritani che facevano la spesa al mercato civico. Un’offerta, spicciolo dopo spicciolo che finivano ai suoi piedi, e la possibilità di mettere insieme pranzo e cena per lui e i suoi tre figli era una bellissima e quasi commovente realtà. Sino allo scorso mese di giugno: maxi multa da 1500 euro perché “l’assicurazione della mia ‘Apixedda’, utilizzata per trasportare microfono, asta, chitarra e cassa”, era scaduta. Impossibile pagare una cifra così alta, con l’ottantenne che aveva lanciato un appello proprio su Cagliari Online: “Aiutatemi a pagare l’assicurazione”.
“A parte quarantacinque euro, nessuna offerta. I mesi stanno passando, il totale da pagare è sicuramente aumentato”, dice, sconsolato, Becini. “Mi sposto solo in bicicletta, e per sopravvivere passo il grasso sulle guide delle serrande dei negozi. Quando va bene guadagno anche cinquanta euro, ma ogni tanto. Sono più i giorni nei quali non lavoro, e io e i miei tre figli, già grandi ma tutti purtroppo disoccupati, non sappiamo più come fare per tirare a campare”. Ha bussato anche al Comune, Becini: “Ho raccontato la mia situazione, ma non sono stato aiutato in nessun modo. LA cosa più triste è non poter più cantare”. E un nuovo appello-sos, comunque, uno dei volti – e delle voci – più note nel rione di San Benedetto lo lancia comunque: “Basta suonare il campanello in via Bacaredda, al civico sette. Sono quasi sempre a casa, chi può mi aiuti”.


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