Francesca, operaia sarda di Forestas: “Assurdo spegnere incendi e rischiare la vita per mille euro”

Contratto a tempo indeterminato dal 2010 e solidarietà totale per i suoi colleghi a rischio: “Senza il commissario straordinario ci saranno 1200 famiglie sul lastrico. Per anni ho lottato contro il fuoco, rischiando per uno stipendio assurdo”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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La data che fa paura agli operai Forestas, ironia della sorte, è proprio quella nella quale dovrebbero fioccare i buoni propositi: dal primo gennaio 2020, se non sarà nominato un commissario straordinari che firmi i contratti a tempo indeterminato ai tanti lavoratori semestrali, in circa 1200 andranno a casa. Addio stipendio, dall’oggi al domani: in pochi, oggi, riuscirebbero a salvarsi dall’eventuale dramma. Tra loro c’è Francesca Orrù, operaia di Forestas dal 2000. Dieci anni più tardi è arrivato il “contratto a tempo indeterminato. Sono stata anche demansionata dopo le prime stabilizzazioni. Per anni ho lavorato nel settore dell’antincendio. Ho spento cento roghi, alcuni molto brutti, per uno stipendio che non vale il rischio, mille euro netti al mese”, racconta. “Assurdo”, questo l’unico commento che riesce a fare la donna. E, tra qualche settimana, la situazione potrebbe anche peggiorare: “Se nessuno firmerà il bilancio non vedrò gli stipendio di dicembre e di gennaio”. Insomma, quella degli operai Forestas somiglia davvero a una corsa contro il tempo.

 

“La nomina del commissario straordinario è indispensabile, lui è l’unico che può firmare i contratti dei miei colleghi semestrali ai quali va tutta la mia solidarietà. Io ho l’indeterminato ma ci sono 1160 persone che, a breve, si troveranno in una situazione disastrosa”.


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