Francesca Barracciu, la candidata del Pd vincitrice delle primarie, prende posizione contro Cappellacci sulla vicenda del Ppr: “La propaganda sul presunto Piano paesaggistico regionale, di cui non si conosce neppure la relativa delibera di Giunta, fa il paio con quella sulla zona franca e segue la sceneggiata in ordine alla modifica dell’articolo 10 dello Statuto sardo. Ritengo che il metodo prima ancora del contenuto, scelto dal presidente della Regione per affrontare i temi cruciali dello sviluppo nell’Isola, sia dannoso e inutile per la Sardegna e serva soltanto a certificare il fallimento della legislatura Cappellacci. Appare, infatti, strumentale a coprire l’incapacita’ di governo di questi anni la riproposizione di un nuovo braccio di ferro con lo Stato, insieme con il rivendicare competenze più o meno ampie col Mibac in materia di programmazione urbanistica e paesaggistica. La verità è che Cappellacci è ormai arrivato alla fine del suo mandato senza aver mantenuto le promesse fatte agli elettori e gli impegni programmatici assunti con i suoi alleati. Il principale dei quali riguardava proprio il nuovo piano regionale paesaggistico che, a distanza di cinque anni dall’insediamento del governo Cappellacci, ha cambiato solo il nome. Cinque anni sprecati a fare piani casa e leggi sul golf per aggirare furbescamente il PPR anziche’ fare subito e seriamente cio’ che ritengo fosse e sia necessario per garantire sia la certezza del diritto in materia urbanistica sia la tutela paesaggistica in armonia col Codice Urbani, ossia: approvazione della legge urbanistica regionale, finanziamento ai comuni per i PUC, semplificazione burocratica. Niente di tutto ciò è’ stato fatto. Per questo ho fiducia che i sardi sappiano riconoscere l’intento esclusivamente elettoralistico dell’ultima iniziativa promossa dal presidente della Giunta, e sono certa che i sardi liberi dimostreranno di essere conseguenti, accordando la loro fiducia al centrosinistra per un governo della Regione trasparente ed efficace che riuscirà a porre rimedio alle incompiute di Cappellacci anche in materia urbanistica”.