Francesca, 47 anni, di Cagliari: “Abbiamo diritto a curarci gratis con la cannabis”

“Mi chiamo Francesca Valguarnera, ho 47 anni e vivo a Cagliari. Negli ultimi mesi si è creata in tutta Italia una pesante situazione di assenza di farmaci a base di cannabis. Molti pazienti, anche in età pediatrica, hanno dovuto interrompere la terapia, con ricaduta nei sintomi che controllano col farmaco. Dolore. Rigidità. Tremori. Alcuni hanno perso la possibilità di alimentarsi senza aiuto. Alcuni non hanno mai iniziato la terapia per motivi economici. Aiutateci!”


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#ConLaCannabisMiCuro è la campagna che sto sostenendo e che ha come obiettivo l’accesso gratuito alle cure con cannabis terapeutica e la garanzia di continuità delle stesse per tutti i pazienti che ne abbiano bisogno.
Mi chiamo Francesca Valguarnera, ho 47 anni e vivo a Cagliari.
Fino ad un certo punto ho avuto una vita “normale”; ho fatto il liceo, poi il corso universitario di fisioterapista; mi sono sposata; ho lavorato; ho frequentato un secondo corso universitario, in scienze dell’educazione, ho dato 21 esami senza arrivare mai alla laurea. Non ce la facevo più. Non riuscivo a fare la salita dell’università, non riuscivo a studiare. Violenti attacchi di vomito, che tuttora mi accompagnano. Dopo molte vicissitudini, nel 2006 ho avuto la prima diagnosi di lupus, poi, due anni fa, diagnosi di sclerosi sistemica e fibromialgia.
A parte i farmaci salvavita, ho resistito finchè ho potuto a farmaci antidolorifici e sintomatici. E’ una specie di lotta di resistenza, che, a un certo punto, ho dovuto perdere.
Mi sono stati prescritti due tipi di oppiacei, a cui ho avuto reazioni avverse violente e pesanti.
Qualche mese fa, un’amica mi ha informato della possibilità dell’uso di cannabis terapeutica su prescrizione medica. Ne ero totalmente all’oscuro e ho scoperto, e sto scoprendo, un mondo di disinformazione, carenza legislativa, indifferenza. La cannabis terapeutica è attualmente prescrivibile da qualsiasi medico, con qualsiasi specializzazione, anche il medico di base. E’ possibile assumerla sotto diverse forme, come soluzioni oleose sublinguali o inalazione, con percentuali di principi attivi differente in base al problema del paziente.
L’argomento è disciplinato sia da leggi nazionali che da leggi regionali. In Sardegna, attualmente, l’argomento è in discussione, la legge lacunosa e i farmaci totalmente a carico del paziente. In 13 regioni italiane, invece, i farmaci sono a carico del SSN.
Personalmente, mi è stata prescritta in un reparto ospedaliero, dove mi viene fatta la ricetta, che viene poi “attivata” nell’unica farmacia di Cagliari che prepara il galenico, e dove poi la porto per prenotare e far titolare da un laboratorio esterno.
Negli ultimi mesi si è creata in tutta Italia una pesante situazione di assenza di farmaci a base di cannabis. Molti pazienti, anche in età pediatrica, hanno dovuto interrompere la terapia, con ricaduta nei sintomi che controllano col farmaco. Dolore. Rigidità. Tremori. Alcuni hanno perso la possibilità di alimentarsi senza aiuto. Alcuni non hanno mai iniziato la terapia per motivi economici.
La nostra Costituzione sancisce il diritto di accesso alle cure, che in questo contesto viene ripetutamente violato. Per questo io e altri pazienti chiediamo che venga garantito l’accesso gratuito e continuativo alle cure a tutti coloro che ne hanno diritto e bisogno #ConLaCannabisMiCuro.
La foto allegata è di Giulio Barrocu


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