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Una storia di orrore, un 28enne che riesce a carpire la fiducia di bambini di dieci anni (almeno due i casi registrati dalla polizia postale), adescandoli nelle chat delle consolle dei giochi e poi, ottenuto il numero di cellulare, chiedeva loro foto e video dal chiaro contenuto pedopornografico, attraverso un servizio di messaggistica istantanea. Un 28enne di Cagliari è finito in manette con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico e adescamento di minorenni.
L’operazione è stata condotta dal compartimento della polizia postale e delle telecomunicazioni. È il dirigente Francesco Greco a spiegare nel dettaglio quanto scoperto: “Due mamme hanno scoperto che i loro figli, entrambi di dieci anni, chattavano anche di notte con questo 28enne, che si era finto sedicenne. Abbiamo svolto le indagini e siamo riusciti a risalire a lui, riuscendo a bloccarlo in tempo perché li voleva incontrare. Pc, consolle e telefono sono stati sequestrati”. Una vicenda che potrebbe non concludersi qui: “Abbiamo trovato tantissimo materiale pedopornografico che dobbiamo ancora analizzare”.