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Una visita speciale, a un personaggio speciale: nel giorno di Ognissanti, un gruppo di amici ha voluto rendere omaggio al mitico Nenè. La storica bandiera del Cagliari, diventata oggi un simbolo di come si può resistere e soffrire in silenzio. Campione nello sport ma anche nella vita, Nenè. I più giovani non lo hanno visto in campo, ma ne hanno conosciuto le gesta e guardano con ammirazione alla sua storia. Nei suoi occhi c’è quel sogno, quella sensazione di lotta che soltanto il sano connubio tra il calcio e l’umanità possono infondere. Claudio Olinto de Carvalho ha accolto oggi i suoi fedelissimi: tra questi Renato Copparoni, Roberto Nonnis, Mario Brugnera, Ferdinando Secchi, Antonino Melis, Alessandro Camba, Pierluigi Di Todaro, Maurizio Piras, Simone Lisci, Marcello Orrù. Nenè, come è noto, due anni fa era stato ricoverato in gravissime condizioni quando il suo stato di salute si era improvvisamente aggravato. Oggi Nenè continua a lottare, come faceva un tempo a centrocampo, palla al piede. La sua è una storia che insegna a riflettere perché forse mai c’era stato un amore così speciale unico e profondo tra un giocatore rossoblù e i tifosi del Cagliari, specie quelli che hanno conosciuto la squadra dello scudetto. Per questo quello di oggi è stato un altro grande abbraccio: forza Nenè, siamo tutti con te. ”Non mollare mai”.