Pagina voltata subito e con l’utilizzo di un inchiostro straripante. I Cru fanno tabula rasa di quel massacro perpetrato dagli orsi capitolini la scorsa settimana e scrivono il tema della riscossa dettando legge sui giovani della Legio XIII che solo alla distanza hanno ceduto malamente. Infatti per un quarto e mezzo il piacevole sole pomeridiano induceva i più a sonnecchiare sugli spalti perché erano le difese a dire la loro opponendosi con ostinazione a qualsiasi sortita offensiva. Una lunga sgroppata di Riccardo Pili riesce nell’intento di squarciare quell’amaca virtuale che dondolava sulle teste dei presenti, ma prima di arrivare alla svolta devono passare ancora diversi minuti. Terramaini si desta grazie alla progressione di Pierpaolo Mudu che raccoglie l’invito del qb matteo Todde per involarsi sul lato destro e sbloccare il risultato. Alberto Cannas si ritrova nelle sembianze di un rapinatore quando con estrema facilità riesce a sfilare l’ovale all’avversario e andare nuovamente verso la linea di meta. I romani sono disorientati, forse anche a causa dell’infortunio di Emanuele Faroni, pedina importante che inutilmente ha supplicato il medico di campo per fare rientro sul terreno di gioco: ma la lesione era davvero seria. Intanto i padroni di casa chiudono la prima frazione con due punti addizionali siglati ancora da Riccardo Pili in versione runningback. Visibilmente ringalluzziti i ragazzi locali vengono esortati a premere ancora da parte del coaching staff che a bordo campo elargisce consigli preziosi. Pili si ripete anche nell’altra metà campo e Cannas finalizza alla sua maniera prima di realizzare altre due mete che. Anche i laziali riescono finalmente a mettere un piccolo sigillo in una giornata di assoluta matrice rosso argento. Tra le due segnature di Cannas è Mudu ad offrire il suo bis pomeridiano.