“Fondazione Teatro Lirico, nel 2019 calerà il sipario?”

La questione viene posta sul tavolo da Raffaele Onnis il Consigliere Comunale dei Riformatori Sardi che ha rivolto il quesito al Sindaco di Cagliari per sapere se è vero che la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, risulta versare in una situazione di criticità tale da rischiare un imminente commissariamento e il successivo “declassamento” nel 2019


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

La questione viene posta sul tavolo da Raffaele Onnis il Consigliere Comunale dei Riformatori Sardi che ha rivolto il quesito al Sindaco di Cagliari per sapere se è vero che la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, risulta versare in una situazione di criticità tale da rischiare un imminente commissariamento e il successivo “declassamento” nel 2019.

La settimana scorsa è stato nominato dal Sindaco il nuovo Presidente del Consiglio di Indirizzo.

Il Comune, oltre che nelle nomine, ha influenza economica sulla Fondazione, avendo versato nelle casse del Lirico oltre 10 MILIONI di euro negli ultimi cinque anni. Questa voce rappresenta solo una parte del bilancio che viene alimentato dal MIBAC e dalla Regione fino ad arrivare ad un monte di contributi pubblici di oltre 16 milioni di euro nel 2016.

Nel documento si legge:

il Teatro di Cagliari fa parte del circuito nazionale italiano delle “Fondazioni Lirico Sinfoniche”, che conta complessivamente solo quattordici enti.

Nella XVII legislatura di governo nazionale, sono intervenute molte disposizioni volte a fronteggiare la crisi del settore lirico sinfonico, in particolare prevedendo il riassetto della governance delle fondazioni, l’adozione di piani di risanamento ed erogando specifiche risorse.

Inizialmente era stato previsto il 31 dicembre 2018, termine poi posticipato al 31 dicembre 2019, data dalla quale le attuali fondazioni lirico-sinfoniche verranno inquadrate e suddivise nelle tipologie “fondazione lirico-sinfonica” o “teatro lirico-sinfonico”, con conseguenti diverse modalità organizzative, di gestione e di funzionamento-finanziamento.

Fra i requisiti essenziali previsti dalla normativa, entro Giugno 2017, vi era quello del raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario di bilancio.

Altri criteri di valutazione ai fini dell’inquadramento sono di carattere gestionale:

  • la capacità di autofinanziamento e di reperimento di risorse private a sostegno delle attività;

  • la realizzazione di un numero “adeguato” di produzioni e coproduzioni;

  • il livello di internazionalizzazione;

  • la specificità nella storia e nella cultura operistica e sinfonica italiana.

La Fondazione Lirico di Cagliari oltre a rappresentare la più grande realtà Teatrale dell’isola, potrebbe svolgere in prospettiva un ruolo identitario nel panorama della Lirica Sinfonica Nazionale e Internazionale.

Gli spazi del “Polo Culturale di Cagliari”, costituito nel suo complesso dal Teatro Lirico, il Piccolo Teatro, il Teatro Massimo, l’Anfiteatro e il Conservatorio rappresentano potenzialmente la più grande fabbrica culturale musicale del Mediterraneo.

Sia la stagione lirica che sinfonica sono sempre molto apprezzate in termini di spettatori abbonati.

Attualmente l’industria della Fondazione occupa 330 dipendenti, dei quali 234 a tempo indeterminato oltre agli innumerevoli lavoratori intorno ad esso orbitanti.

I rischi:

 

  • la legge 160/2016 all’art. 24 e successive modifiche, penalizza con il declassamento le Fondazioni che risultano meno virtuose

  • il declassamento comporterebbe la perdita delle sovvenzioni erogate dal MIBAC con un conseguente riflesso devastante sulla produttività culturale e professionale attuale

  • nel Luglio/Agosto del 2017 la Fondazione del Teatro Lirico è stata oggetto di ispezione degli inviati del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze);

  • nel mese di novembre 2017, gli ispettori del MEF hanno predisposto una relazione nella quale verrebbero evidenziate parecchie criticità sotto il profilo economico finanziario e gestionale  

  • tale relazione trasmessa anche al MIBAC e alla Corte dei Conti, è stata consegnata alla Fondazione e le criticità dovevano essere allineate e motivate entro i 120 giorni successivi

Queste le motivazioni che hanno indotto il Consigliere Raffaele Onnis a porre il quesito, il quale conclude

 “E’ sicuramente una delle realtà occupazionali più importanti della città, ma soprattutto possiede un potenziale straordinario sotto il profilo della produzione artistica e culturale che andrebbe tutelato e valorizzato.”

 

 


In questo articolo: