Follia a Elmas, 35enne scende dall’aereo e forza le porte dell’area sterile: “Voglio fumare”

Un giovane di Quartu, diretto a Londra, è riuscito ad attraversare la pista e forzare una delle porte dell’area sterile. Dopo qualche minuto è tornato a bordo come se niente fosse: bloccato dalla polizia, scatta la multa da 2mila euro. L’aereo Ryanair, ha accumulato un ritardo di 5 ore


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Follia all’aeroporto di Elmas. Un 35enne di Quartu, diretto a Londra, dopo essersi seduto su una delle poltroncine del volo Rynair diretto nella capitale inglese, si è alzato e, dopo essere sceso dalle scalette, senza che il comandante riuscisse a fermarlo, a pochi minuti dalla partenza, ha attraversato tutta la pista e ha forzato le porte di ingresso dell’area sterile, chiedendo al personale dell’aeroporto di poter fumare, anche se in quella zona era ovviamente vietato. Il giovane, dopo qualche minuto, è risalito a bordo dell’aereo, forzando un’altra volta la porta, sotto gli occhi attoniti e sgranati degli altri passeggeri, poco più di un centinaio. Il comandante del volo, già in ritardo di circa due ore, ha subito chiamato gli agenti della Polaria. La ricostruzione di quanto capitato, con il giovane sceso dalla scaletta poco prima della chiusura del portellone e la forzatura delle porte dopo la pista, arriva dalla stessa Polaria. I poliziotti, coordinati dal dirigente Mimmo Bari, sono arrivati a bordo dell’aereo e hanno bloccato il giovane sardo, che ha motivato agli agenti il perchè del suo gesto: “Volevo fumarmi una sigaretta”. Il volo, alla fine, ha accumulato un ritardo, tra altri problemi e la follia compiuta dall’amante delle “bionde”, di circa 5 ore.

 

Il 35enne è finito negli uffici della Polaria: per aver turbato le operazioni di imbarco dovrà pagare, come previsto dal piano per la sicurezza nazionale, duemila euro di multa. È stato anche denunciato per interruzione di pubblico servizio: “Quando abbiamo raggiunto il giovane a bordo dell’aereo è stato collaborativo, ci ha spiegato le sue ragioni e, naturalmente, l’abbiamo fatto scendere per identificarlo e multarlo. Ovviamente”, spiega il dirigente della Polaria, “l’aereo partirà senza di lui”.


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