Le schede sim? Quasi tutte intestate a cittadini immaginari del Pakistan. Così avvenivano gli ordini della droga da parte di Giovanni Portas, Paolo Gaviano e Gabriele Grabesu, capaci di fare arrivare in Sardegna una tonnellata di stupefacente all’anno, tra hascisc e cocaina. È il metodo scoperto dai carabinieri di Quartu durante le lunghissime indagini che hanno portato, alla fine, a smantellare un sodalizio criminale capace di far girare circa otto milioni di euro all’anno. La droga arrivava, via Penisola, da Albania e Spagna. Funzionava così: la droga giungeva in Sardegna attraverso pacchi postali ordinari, indirizzati a destinatari inesistenti, titolari di utenze cellulari riportate sugli stessi pacchi, quale riferimento all’arrivo, sempre intestate a immaginari cittadini pakistani. Giunto sul luogo della consegna, l’inconsapevole corriere chiamava quel numero e veniva immediatamente raggiunto dal reale destinatario del pacco, che si presentava col nome fasullo utilizzato per la spedizione. Il gruppo si sarebbe avvalso anche di negozi specializzati che offrivano un servizio di fermo posta e deposito a pagamento sul presupposto che i gestori del servizio, non essendovi tenuti per legge, non avrebbero controllato il contenuto della merce giunta presso il loro punto di scambio.
In uno di questi negozi, nel 2019, sono stati sequestrati ben 86 chili di hashish. Sequestri simili si sono succeduti più volte con grandi risultati, tali da dimostrare quale fosse esattamente il meccanismo di consegna per l’hashish. Lo snodo fondamentale del movimento delle spedizioni si è dimostrato essere la città di Milano, dove sono stati controllati moltissimi pacchi. Uno di questi, contenente 90 chilo di hascisc, è stato bloccato e sequestrato il 21 febbraio 2019 a San Donato Milanese, nella sede di un’importante società di corriere espresso, i cui gestori naturalmente non ne conoscevano il contenuto. A Giovanni Portas, che dichiarava condizioni economiche sotto la soglia di povertà, un anno fa erano state sequestrate due auto costose, trovate nel giardino della sua abitazione di Quartu.