Finge il ricovero all’estero per salvarsi dal carcere, latitante di Cagliari arrestato dopo 9 mesi

L’uomo, un 57enne, deve scontare quasi cinque anni dietro le sbarre. I carabinieri l’hanno incastrato, confondendosi tra i pazienti, al Santissima Trinità


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Nella giornata di venerdì 3.5.2024 i Carabinieri della Stazione di Cagliari-Villanova, con l’ausilio nella fase esecutiva della Sezione Operativa, hanno arrestato un 57enne del luogo, dichiarato latitante il 6 settembre scorso con decreto della Procura Generale della Repubblica di Cagliari.
L’uomo, che doveva scontare una condanna a 4 anni e 6 mesi per svariati reati , si era sottratto alla cattura ormai da luglio, quando i militari della Stazione di Cagliari Villanova avevano iniziato a cercarlo per notificargli l’Ordine di Esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Cagliari. Dopo alcuni mesi di vane ricerche da parte del Comando incaricato per l’esecuzione del provvedimento, la Procura Generale della Repubblica di Cagliari ha emesso un decreto di latitanza a carico del catturando, che tramite PEC ha dichiarato di non potersi costituire poiché ricoverato all’estero.
Dalle indagini svolte dai Carabinieri, si è potuto accertare non solo che il ricercato non era affatto all’estero, ma che addirittura si sarebbe recato più volte nelle province di Latina e Roma, potendo godere della collaborazione di alcuni favoreggiatori. Si sospetta che il 57enne abbia viaggiato sotto falso nome, avvalendosi dei dati personali dei due anziani genitori per movimentare le loro pensioni, gestire i loro profili SPID, home banking, creare PEC e indirizzi di posta elettronica, nonché addirittura chiedere la grazia per sé falsificando la firma della madre.
Gli investigatori, mediante una certosina attività di analisi dei tabulati telefonici dei fiancheggiatori ed elenchi passeggeri delle compagnie aeree e di navigazione, servizi di osservazione e pedinamento, studio dei social ed altre fonti aperte, nonché intercettazioni telefoniche, sono infine riusciti a tracciare i movimenti dell’uomo, che nella mattinata del 3 si sarebbe dovuto recare presso l’ospedale SS. Trinità.
È lì che i militari hanno atteso pazientemente l’arrivo del latitante, confondendosi tra i pazienti in attesa e riuscendo infine a bloccarlo all’uscita di uno dei reparti; al momento del controllo l’uomo ha negato la propria reale identità nonostante ormai non avesse via di scampo. Al termine delle operazioni di identificazione e perquisizione, l’arrestato è stato portato presso la Casa Circondariale di Uta.


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