Filca- Cisl:per il lavoro in Sardegna rilanciare l’edilizia

Un comunicato della Filca- Cisl fa il punto sullo sviluppo del settore


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Per rilanciare il lavoro in Sardegna occorre rilanciare l’edilizia. In una fase di emergenza qual’è questa, per ottenere risultati concreti in tempi rapidi occorre dare nuovo impulso al settore edile, che nei momenti cruciali, ha da sempre rappresentato un volano importante per creare lavoro direttamente come anche per sollecitare diversi settori produttivi.

Dall’industria ai lapidei, dal settore metalmeccanico a quello del legno e così via.
Ecco perché come Filca CISL della Sardegna insistiamo nel ribadire che di fronte alla principale emergenza che i sardi stanno affrontando, quella del lavoro che non c’è e che bisogna creare in gran quantità, il rilancio dell’attività edile costituisce la sfida vera che la politica sarda, e non solo quella, deve affrontare.

Non è possibile indugiare oltre. Ora in presenza dei 15 patti ( uno per regione più uno per ogni area metropolitana) che il governo intende varare per ridare fiato all’economia delle regioni meridionali, riteniamo debba trovare la giusta collocazione  nella nostra isola l’investimento in opere pubbliche specie  quella sulle infrastrutture.

Nonostante gli anni che passano la dotazione infrastrutturale della Sardegna resta ancorata a valori decisamente ostativi a rilanciare lo sviluppo. Da anni la nostra isola viaggia in terz’ultima posizione nella graduatoria delle regioni, stilata da più istituti, non ultimo l’istituto Tagliacarne, ed evidenzia lo stato fatiscente della nostra rete infrastrutturale.

Lo stesso professor Savona in un recentissimo intervento su un quotidiano sardo, poneva in evidenza la necessità impellente di aggredire il nodo del non sviluppo della Sardegna e suggeriva di intervenire con decisione proprio su questo versante.

Come Filca, non possiamo che essere d’accordo e, pertanto, chiediamo che il patto Regione-Governo venga definito e attivato in tempi rapidi e che lo stesso debba fondare la sua strategia proprio su questo versante. Dotazione viaria, interventi sulla dorsale ferroviaria al fine di ammodernarla, ma sopratutto strutture per mettere in sicurezza il territorio, devono costituire l’asse portante del “pacchetto” Sardegna.

C’è bisogno di tempestività e certezze e sopratutto di un protagonismo attivo della classe Dirigente Regionale.
Siamo da sempre sostenitori che il coinvolgimento dei corpi intermedi della società sarda ed in special modo del sindacato, possa costituire un valore aggiunto per dare corpo all’attività della regione attraverso un grande patto per il lavoro e lo sviluppo.