Fibromialgia a Cagliari, nessun convegno al Comune: “Sala vietata per motivi istituzionali”

La denuncia del consigliere Federico Ibba: “Curioso che un tema simile, che purtroppo riguarda tanti cagliaritani, non sia stato giudicato interessante dalla presidenza del Consiglio. Sono perplesso, è una malattia da non sottovalutare”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Fibromialgia in Sardegna e a Cagliari, la malattia ancora, almeno in parte, “fantasma” nell’Isola continua a far discutere. E i politici cercano di tenere i fari accesi. Come nel caso di Federico Ibba – consigliere comunale di Centristi per l’Italia e presidente dell’associazione Pro Libera Civitate -. Ha organizzato un convengo nei locali della Lega Navale cagliaritana, facendo parlare esperti e ascoltando i tanti “drammi” di cui convive con la fibromialgia. “La Sardegna è ancora all’anno zero, eppure altre regioni italiane hanno già fatto importanti passi avanti, come il Veneto che la riconosce quale patologia anche nel sistema sanitario regionale. È un malattia con un forte, purtroppo, interesse sociale. Ogni anno, a causa di questa sindrome, vengono perse cinquecento milioni di ore di lavoro. In molti mi scrivono, raccontandomi del fastidio che provano sia perché i farmaci non rientrano nel sistema sanitario regionale e dunque costano, ma anche della discriminazione sociale che vivono perché non è riconosciuta come malattia”.

Ibba ha svolto il convegno vista mare, ma avrebbe voluto farlo alla sala Search del Comune: “Ho mandato la richiesta, dalla presidenza del Consiglio mi è stato risposto che non potevano darmi la sala perché manca dei presupposti necessari affinché possa considerarsi iniziativa istituzionale. Non voglio fare polemiche, però”, puntualizza Ibba, “mi lascia molto perplesso il fatto che l’istituzione non abbia riconosciuto questa malattia e questo tema come di grande interesse per i cagliaritani. È la cartina di tornasole della scarsa attenzione che c’è su questa malattia”.