Festa nel locale del consigliere comunale in Sardegna, canti e balli senza mascherina: “Chiedo scusa a tutti”

“Ho sbagliato e ho commesso una leggerezza”, così Daniele Deiana, consigliere Fdi commenta il video, diventato virale sui social, di un’esibizione musicale nel proprio locale al chiuso, dove alcuni clienti, raggruppati, cantano a squarciagola, senza mascherina. Lo sdegno dell’infettivologo: “Tante persone non hanno capito nulla”.


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“Ho sbagliato e ho commesso una leggerezza”, così Daniele Deiana, consigliere Fdi del comune di Sassari commenta il video, diventato virale sui social, di un’esibizione musicale nel proprio locale al chiuso, dove alcuni clienti, raggruppati, cantano a squarciagola, senza mascherina. Le immagini hanno scatenato polemiche, ma l’esponente di Fratelli d’Italia ha chiesto scusa pubblicamente. “Fino alle 10 e 50 di notte tutti si sono comportati correttamente”, spiega Deiana, “ci siamo lasciati tutti trasportare, avevo già il locale prenotato ieri, ma ho deciso di chiudere, me ne prendo le responsabilità e ho rinunciato a fare la serata per dimostrare  tutti i mei colleghi che se io sbaglio pago”.
“Ormai questo video di un locale di Sassari è diventato virale”, dichiara Antonio Pintus, infettivologo dell’Aou di Sassari, “da oggi siamo di nuovo in zona arancione, i locali saranno chiusi, anche quelli di tanti amici che si sono sempre attenuti alle regole, che hanno lavorato accontentandosi del poco che le restrizioni potevano permettere, che sono stati tenuti sotto continua osservazione, giustamente, dai vigili del Comune di Sassari. Tutti sanno”, aggiunge, “che il gestore di questo locale è un consigliere comunale, ha chiesto scusa, e questo va bene, ma le regole vanno rispettate sempre, e da tutti, vedendo le immagini di un locale al chiuso, con persone così attaccate, senza mascherina, che cantano a squarciagola, penso ai pazienti che per questi comportamenti si sono infettati, e sono stati male, dispiace vedere queste immagini, sono il segno che tanti non hanno capito nulla, capisco la voglia di libertà dei ragazzi e il bisogno di lavoro di tutti, ma non così, mi auguro che queste persone ci ragionino un po’ su, in un posto chiuso basta solo una persona asintomatica per contagiare gli altri presenti, rifletteteci in questi 15 giorni di chiusura”.


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