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La Sardegna è di fatto un unico ambito territoriale di caccia; si passa dal mare alla montagna in poche centinaia di metri ed è impensabile voler equiparare la stessa ai territori della pianura padana dove un ambiente uniforme può essere gestito e la selvaggina coltivata.
“Le doppiette isolane, unitariamente, hanno espresso il proprio parere contrario all’approvazione degli Ambiti territoriali di caccia” dichiara Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fdi-An “Poche giornate di caccia alla stanziale non giustificano l’istituzione di simili carrozzoni e il costo sarebbe ben più elevato dei benefici”.
“Tutti sappiamo che le compagnie di caccia sono formate da cittadini provenienti da varie parti dell’isola e che la caccia rappresenta un’importante momento di socializzazione e di ritorno ai luoghi di origine.” Dichiara Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fdi-An
“Bisognerebbe valutare che I Comuni potrebbero tranquillamente farsi carico delle operazioni di ripopolamento, consentendo alla Regione di risparmiare e di reinvestire nel territorio quanto versato dai cacciatori” concludono i due esponenti di Fdi-An “L’appello dei cacciatori è passato inosservato e anche il comitato faunistico, non ci risulta essere stato coinvolto dalla Giunta regionale. Per questo intendiamo sottoscrivere il nostro disappunto e adoperarci nel tentativo di ostacolare l’istituzione degli stessi.