Fausto Piano, capoterrese, rapito in Libia: angoscia per la famiglia

Un capoterrese tecnico della Bonatti Spa finisce nelle mani dei terroristi, ore di grande apprensione nel Cagliaritano per la sua sorte


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Rapito. Fausto Piano è stato sequestrato in Libia: l’uomo è di Capoterra, ed è finito da ieri nelle mani di misteriosi rapitori. Lavora come tecnico per la Bonatti spa e aveva di recente fatto rientro in Libia, e si troverebbe ora sotto sequestro insieme ai colleghi Gino Tullicardo, Filippo Calcagno e Salvatore Failla. Al Jazeera ha dichiarato che “i quattro italiani rapiti potrebbero essere stati sequestrati da miliziani armati vicini a Jeish al Qabali, l’Esercito delle tribù, ostili a Fajr Libia”. Rapitori dunque vicini alle milizie tribali. La notizia è stata confermata dall’Unità di Crisi della Farnesina, il ministro Gentiloni ha affermato che non si “tratta di una rappresaglia nei confronti dell’Italia”.Oggi alcuni colleghi della Bonatti hanno pubblicato su Facebook la foto di uno striscione appeso alla recinzione del compound di Wafa, il centro della Libia dove opera l’azienda, con la scritta: “Freedom for Gino, Salvo, Filippo e Fausto”.


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