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Antonietta Martinez, secondo gli attivisti del Movimento che in massa ieri hanno criticato fortemente la sua ipotesi di candidatura a sindaco di Cagliari, fa parte del gruppo dei “63” che negli ultimi mesi avrebbero agito in maniera molto decisa, dentro e fuori dai meetup. Ieri Casteddu Online ha pubblicato l’indiscrezione nela quale lei sarebbe una delle favorite (e non la candidata) per il ruolo di caldidata a sindaco, Oggi la Martinez in una nota precisa parte ndo da un presupposto che tutti sapevano: “Al momento non esiste alcuna candidatura ufficiale del M5S e nessuna corrispondente lista di pentastellati per Cagliari. Esiste, semmai, la ferma volontà, da parte del gruppo di attivisti cagliaritani, di non sottrarsi alla competizione elettorale del 2016 ma, anzi, di volerne essere attori di primo piano. La parlamentare Emanuela Corda da voi citata nell’articolo, peraltro, è assolutamente estranea a qualsiasi dinamica relativa alla formazione di un’ipotetica lista comunale. Anche perché i parlamentari del Movimento, portavoce a livello nazionale, hanno cose ben più importanti a cui dedicarsi. Si precisa, inoltre, che non esiste alcuna “candidatura spuntata in un pranzo”. Tutt’altro, qualsiasi futura lista sarà il frutto di una condivisione tra le varie anime del Movimento, così come peraltro già avviato tramite un preciso percorso di individuazione dei profili e delle regole per la selezione. Chiunque sarà il candidato sindaco non sarà stato scelto durante un pranzo e, soprattutto, non in virtù di amicizie con persone già affermate nel Movimento”. Martinez non smentisce dunque affatto di essere tra le papabili. Frasi, quelle della Martinez, del tutto discordanti con la recente intervista pubblicata dall’Unione Sarda proprio ad Emanuela Corda, che parlava in prima perfsona della lista per Cagliari. Il sospetto dei contestatori della Corda e della Serra è proprio quello: che si voglia imporre un candidato dall’alto, con o senza le votazioni in Rete. Ma a giudicare dalle guerre feroci tra esponenti di vari movimenti che compaiono nei gruppi Fb, i grillini sono spaccati in faide velenosissime, e per loro si rischia il flop delle regionali di tre anni fa.