Europee, 15mila sardi votano per Silvio Berlusconi: il “Cavaliere” è eletto all’Europarlamento

Forza Italia arranca anche nell’Isola, ottenendo solo l’8,7 per cento. Un dato sufficiente, però, per “premiare” Berlusconi, che a ottantadue anni “vola” a Strasburgo. La felicità del coordinatore regionale Ugo Cappellacci: “Grazie, al presidente viene ridato il diritto di parola ingiustamente sottratto per anni”


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“Il primo dato è il ritorno di Silvio Berlusconi in un’assemblea elettiva. Con lui Forza Italia riacquista quel diritto di parola, sottratto per anni con la sua ingiusta esclusione dal parlamento italiano”. Così Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Sardegna, commenta i dati sulle elezioni europee del 26 maggio. “Intorno a Berlusconi – ha aggiunto Cappellacci- occorre proseguire la rigenerazione del nostro partito, offrendo spazi ad una squadra che si rinnova, che coinvolge il mondo delle imprese, le nuove generazioni, il mondo delle professioni. E che riscopre quell’anima movimentista e partecipativa di cui il Paese ha bisogno. In Sardegna il partito ha retto ed è nella media nazionale (8,79). In vista delle amministrative, sono incoraggianti i dati della città di Cagliari (9%) e di Alghero (8,72). Le europee confermano anche un altro dato, già evidenziato dalle regionali: il centro-destra è maggioritario sia nel Paese che in Sardegna e Forza Italia ne è una parte essenziale ed irrinunciabile”.

 

“Con Berlusconi nuovamente in campo comincia una nuova partita, che vedrà emergere intorno a lui una compagine cresciuta nei territori, rimasta coerente e leale con la nostra bandiera. In questi mesi abbiamo avuto due forze, Lega e 5Stelle, che hanno occupato tutta la scena mediatica facendo entrambi i ruoli: maggioranza e opposizione. Nel frattempo, però, la componente pentastellata è riuscita a frenare sugli aspetti sui quali la nostra sensibilità e quella della lega coincidono: flat tax, sicurezza, sburocratizzazione, infrastrutture. L’Italia ha bisogno di un Governo di centro-destra per riavviare il Paese ha necessità di una figura autorevole, quale Silvio Berlusconi, per interpretare una politica internazionale che ora manca e che è vitale non solo per l’Italia ma per gli scenari preoccupanti che si stanno sviluppando a Sud e a Est”.