Eucarestia sputata da una ragazza, don Battista:”Mancanza di rispetto”

Sul caso della ragazza di Capoterra che ha sputato e calpestato la comunione, interviene il parroco di Frutti d’Oro: “Non è soltanto mancanza di fede, questa è indifferenza a qualsiasi tipo di cultura e alla vita sociale”


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 “Ciò che più mi stupisce è la mancanza di rispetto, non di fede religiosa. Quella è una scelta di vita su cui nessuno può sindacare”. Sono queste le parole con cui Don Battista, parroco di Frutti d’Oro II, si è espresso in merito ai fatti avvenuti domenica mattina a Capoterra, durante l’annuale commemorazione per i caduti delle due guerre. Circostanza durante la quale, la storia è oramai nota ai più, una tredicenne, al momento dell’eucarestia, avrebbe sputato e poi calpestato l’ostia consacrata davanti a tutti i presenti. Impostando poi il discorso su una veduta più ampia e generale del problema, il parroco ha fatto notare come fra queste nuove generazioni si stia perdendo sempre più il senso dell’orientamento. “Avere la testa fra le nuvole, in un passaggio delicato e pieno di contrasti come l’adolescenza, è lecito e naturale; fa parte del corso dell’esistenza di ognuno di noi. Ma la mancanza di rispetto, l’indifferenza totale alla sensibilità altrui, l’indifferenza a qualsiasi tipo di cultura, l’assenza di interesse sociale, l’estraneità ai principi morali sono tutte realtà sempre più diffuse e aberranti. Che cosa manca a queste nuove generazioni? La coscienza”. Persi come sono nel loro mondo di etere, fatto di foto imbarazzanti e social network, regolato dalla “popolarità” che si acquista su facebook, dall’esigenza di possedere in continuazione beni materiali sempre più tecnologici ma superflui, un elevatissimo numero di giovani di età compresa fra i 13 ed i 16 anni ha perso completamente il contatto con la realtà. “Bisognerebbe indicare a costoro” conclude don Battista “la strada giusta da seguire, ma senza estremismi o inutile bigottismo, che sono concetti antiquati e superati ormai. Mi rivolgo ai giovani: divertirsi è lecito, ma basare la propria vita sul non rispetto degli altri e di sé stessi è un comportamento ingiustificato, un tema sul quale bisogna riflettere seriamente”.


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