Esplode la protesta: “Sanità cagliaritana nel caos. Pochi operatori, sempre più anziani e mal pagati”


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“Basta proclami. Sanità cagliaritana nel caos. Pochi operatori e mal pagati”. La denuncia della UIL FPL di Cagliari mette a nudo i problemi di un settore che sta esplodendo: “In attesa delle tanto annunciate stabilizzazioni, perse tra i proclami e le lungaggini burocratiche, persiste la carenza di personale sanitario negli ospedali della ASSL di Cagliari”. La denuncia arriva dalla UIL FPL di Cagliari per voce del Segretario Provinciale Guido Sarritzu, che in una nota denuncia la gravissima situazione venutasi a creare a causa della cronica carenza di personale sanitario e, della cattiva organizzazione. “Gli organici degli ospedali cagliaritani – dichiara Sarritzu – sono ormai al collasso, la situazione più volte denunciata è divenuta ormai insostenibile, occorre intervenire tempestivamente incrementando la dotazione organica. Gli operatori sempre più anziani sono sottoposti a turni e carichi di lavoro massacranti, reperibilità e rientri forzati, tanto da subire a lungo andare, limitazioni fisiche e infortuni sul lavoro che li rendono inidonei a occuparsi dell’assistenza ai pazienti e, a dover svolgere, in base alle prescrizioni del medico competente, particolari piani di lavoro con limitazione dei carichi. Nonostante le condizioni di salute – prosegue Sarritzu -questi operatori sono costretti a dover operare nei reparti, anche dopo l’accertamento di inidoneità e prescrizioni allo svolgimento delle mansioni da parte del medico competente, mettendo di fatto a rischio la propria incolumità fisica, nell’indifferenza generale. Per non parlare poi – continua Sarritzu – di tutti quegli operatori che chiedono il trasferimento per importanti patologie riscontrate dal medico competente o chi addirittura per L.104 . In tantissimi non hanno mai avuto alcun riscontro in merito alle istanze di trasferimento presentate, mentre l’ ASSL di Cagliari persiste, nonostante le diffide delle Organizzazioni sindacali a trasferimenti di personale (senza alcuna limitazione) senza alcun criterio e senza il rispetto di norme e regolamenti. Aumentano quindi le situazioni di grave disagio e i carichi di lavoro, con ripercussioni negative sul fisico e sullo stress da lavoro correlato.

“L’assistenza va garantita – denuncia Sarritzu – con strutture, organici e professionalità adeguate, riconoscendo il dovuto ai lavoratori, ovvero, buoni pasto, pagamento produttività e, una adeguata contrattazione aziendale che riconosca e premi merito e disagio, soprattutto per il personale turnista. La gestione delle ASSL dI Cagliari scaturita dopo la nascita dell’Azienda Unica Regionale, rischia di ripercuotersi negativamente sulla qualità dell’assistenza e sulla salute degli operatori sanitari. Operatori già penalizzati sotto il profilo economico, infatti, ci preme ricordare che percepiscono tra gli stipendi più bassi D’Italia. Gli organici vanno incrementati – conclude Sarritzu – Occorrono interventi urgenti per garantire la salute dei lavoratori e la qualità dell’assistenza ai cittadini, siamo veramente stanchi e preoccupati per questo modus operandi: tuteleremo i lavoratori nelle competenti sedi, coinvolgendo in primo luogo l’ispettorato al lavoro perché faccia le opportune verifiche e accerti eventuali responsabilità, Non si può più continuare a tergiversare o nascondersi dietro i proclami che sanno tanto di campagna elettorale”.


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