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I primi sintomi nel 1997 e, dopo una visita al San Giovanni di Dio, arriva la conferma: “Endometriosi”. Così cambia la vita di Gabriella Argiolas, segretaria presso uno studio legale. Ma nella sua vita c’è spazio pure per quello che lei stessa definisce un “miracolo”: la nascita di Alice nel 2003. “Impensabile o quasi per chi ha l’endometriosi. Dopo anni di tentativi sono diventata mamma, ma subito dopo la gravidanza c’è stata una recrudescenza della malattia, una parte del mio intestino è addirittura andata in necrosi. Nel 2007 ero in fin di vita, sono stata salvata grazie a un intervento d’urgenza al Marino, al quale poi ne è seguito un altro. Il mio intestino era incollato alla tuba e all’utero”, racconta la Argiolas, “ero piena zeppa di aderenze”.
“Sono in menopausa farmacologica, non ho più il ciclo e non posso avere altri figli. Grazie all’esenzione ho garantite due ecografie l’anno e una visita ginecologica, tutto gratis. Se prendessi la pillola Visanne dovrei spendere centinaia di euro al mese, cifre allucinanti. Ho optato per la puntura di Enantone, ogni iniezione costa quasi cinquecento euro ma almeno lo passa, a costo zero, il Servizio sanitario nazionale”. Cosa dire a chi si trova nella sua stesa situazione? “Alle ragazze dico di non arrendersi e di farsi coraggio. Io, nel mio piccolo, sono fortunata, ho un carattere forte e sono riuscita a farmene una ragione. Tante altre donne, purtroppo, no, e cadono in una brutta depressione”.I primi forti dolori nel 1997, poi tante operazioni per cercare di tamponare la malattia. E, nel mezzo, l’arrivo di una figlia, fatto raro per una donna che soffre di endometriosi. Gabriella Argiolas, 50 anni: “Per lo Stato siamo ancora fantasmi, le medicine hanno costi allucinanti”. LEGGETE questa storia