Due milioni di euro disponibili da subito per risarcire gli interventi dei comuni legati all’emergenza. La Protezione civile della Sardegna invita i comuni colpiti dalla copiose nevicate dei giorni scorsi a indicare i disagi subiti con la dichiarazione dello Stato di Calamità naturale. Le spese di emergenza effettuate dalle amministrazioni locali sono coperte finanziariamente dalla legge 28, di competenza della Protezione civile.
Le risorse. “I comuni non sono e non verranno lasciati soli”. Lo ha detto l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, che ha aggiunto: “Ad oggi, sulla legge 28, esiste un disponibilità immediata di circa 2 milioni di euro che, se necessario, verrà integrata con nuove risorse. Bene hanno fatto i comuni che per salvaguardare l’incolumità dei cittadini, degli animali e delle cose, si sono avvalsi di strumenti e mezzi messi a disposizione dai privati: tutte queste spese saranno coperte dall’intervento della Regione”.
Agricoltura. Sul versante agricolo, fra qualche giorno, appena chiusa la fase dell’emergenza, si attiveranno le procedure per fare la conta dei danni con i tecnici delle Agenzie regionali mobilitati per i controlli nelle aziende. Nel Programma di sviluppo rurale (Psr) esiste infatti una Misura specifica, la 5, dedicata proprio al “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione”.
Trasporti nelle aziende. Per il trasporto di foraggi o mangimi verso le aziende più isolate, l’Agenzia Forestas e il Corpo forestale di Vigilanza ambientale (come hanno già fatto in questi giorni per esempio a Tempio) mettono a disposizione i propri mezzi. I sindaci possono quindi rivolgersi alla Sala operativa regionale integrata (Sori) che coordinerà le eventuali richieste di intervento.