Elmas, rivolta in Municipio: clamorosa protesta dei dipendenti

Dipendenti pronti allo sciopero, nel mirino il sindaco Piscedda


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Il Comune di Elmas, spende per assumere un addetto stampa,  ma non si preoccupa delle esigenze dei suoi dipendenti. Ed esplode la rivolta in Municipio. Questa mattina oltre il 55% dei dipendenti del comune di Elmas hanno partecipato all’assemblea indetta dalla RSU e Usb (unione sindacale di base).
I dipendenti hanno votato le proposte della RSU é a maggioranza hanno votato per l’adesione allo sciopero del 20 dell’Usb. Questa mattina gran parte degli uffici erano chiusi perché il personale ha aderito in massa all’assemblea,da più di dieci anni non si assisteva ad una astensione così alta e ad assemblee partecipate. Qusto il documento diffuso:

A seguito della vertenza prefettizia conclusasi con il verbale del 02/10/2015 e della convocazione della delegazione trattante per il 06/11/2015, poi rinviata al 17/11/2015, i sottoscritti componenti della R.S.U. 2015-2017 e i dipendenti del Comune di Elmas, vista l’attuale situazione contrattuale e l’indifferenza mostrata da questa Amministrazione malgrado gli impegni assunti innanzi alla Prefetta di Cagliari, come già evidenziato con precedente corrispondenza dell’RSU ricordano quanto segue.

  1. Con Deliberazione di G.C. n. 110/2014, direttive alla D.T., “tutti i percorsi del salario accessorio, dovranno essere improntati alla selettività delle scelte ed inoltre gli stessi, per la futura annualità, potranno essere riconosciuti esclusivamente a seguito della formale sottoscrizione del contratto decentrato parte economica, che per l’annualità 2015 dovrà avvenire improrogabilmente entro febbraio 2015. Qualora non venga rispettata questa data, gli istituti incentivanti saranno automaticamente sospesi”;

  2. Con successivo verbale della D.T. n. 2 del 02/12/2014 le parti intervenute (pubblica e privata) convenivano espressamente che il termine per la conclusione della contrattazione integrativa per l’anno 2015 veniva prorogato al31 marzo 2015;

  3. Con comunicazione del 09/04/2015 prot. n. 3927, la RSU chiedeva l’apertura del tavolo di contrattazione entro il 17/04/2015 e contestualmente l’applicazione degli accordi sindacali che la D.T. ha stabilito con le O.S. e la RSU, relativamente alla sospensione degli istituti incentivanti;

  4. Con deliberazione di GC n. 33 del 22/05/2015 l’Amministrazione nominava i componenti la D.T. e la S.V., Dott. Liborio Faraci, quale Presidente della medesima;

  5. A seguito dell’assemblea del personale del 12/06/2015, l’O.S. USB-PI e la RSU con nota del 29/06/2015 port. 7506 inoltravano alla Prefettura di Cagliari, comunicazione per l’apertura dello stato di agitazione ai sensi della L. 146/90 e s.m.i. al fine di scongiurare lo sciopero dei dipendenti;

  6. Nel primo incontro della D.T., avvenuto il 29/06/2015 in assenza degli atti propedeutici all’avvio della contrattazione decentrata, la RSU con dichiarazione da mettere a verbale evidenziava la necessità di procedere alla verifica dei Fondi, rinnovava la richiesta del 24/06/2015 prot. n. 7353 di copia degli atti finalizzati alla contrattazione e presentava richiesta di giustificazioni in merito all’erogazione delle risorse a valere sul fondo di tutti i dipendenti senza preliminare contrattazione;

  7. Pseudo direttive Comandante….

  8. La vertenza prefettizia avviata il 29/06/2015 si è conclusa in data 30/10/2015 e, con verbale sottoscritto in data 02/10/2015 dinanzi alla Prefettura di Cagliari, l’Amministrazione si impegnava ad avviare ogni iniziativa al fine di addivenire alla chiusure della C.C.D.I. entro il 30/10/2015.

Si riporta inoltre, come già comunicato dall’RSU uscente l’11/07/2014, che con comunicazione pervenuta in data 25/06/2014 prot. n. 8080, l’ARAN rispondeva ad alcuni quesiti in merito al contratto integrativo, tra cui veniva evidenziato che:

punto b) “come regola generale, la mancanza del contratto integrativo impedisce l’erogazione dei trattamenti economici accessori. Infatti, si deve ricordare che … (omissis). Pertanto, se manca l’intervento determinante e preventivo della contrattazione integrativa nella individuazione dei soggetti destinatari, delle condizioni e delle modalità specifiche di erogazione delle diverse voci del trattamento economico accessorio, nell’ambito di quelle individuate dall’art. 17 del CCNL del 01/04/1999, utilizzando a tal fine le risorse finanziarie effettivamente disponibili e quantificate nel rispetto dei vigenti vincoli di legge e contrattuali, non può procedersi all’effettiva erogazione dei compensi di cui si tratta al personale interessato”.

Considerato altresì che l’atto con il quale dovrebbe essere stato istituto il servizio per turni del personale del Settore di Polizia Municipale e i conseguenti accordi sindacali, non sono mai stati esibiti nonostante le varie e numerose richieste formali e informali dell’RSU, facendo trasparire l’assenza di predetti accordi.

Per tutto quanto sopra riportato emerge in modo chiaro ed evidente che l’Amministrazione di Elmas avrebbe erogato ingiustificatamente, e continua a farlo tutt’oggi, le somme gravanti sul fondo destinato alle risorse decentrate destinate alla produttività DI TUTTI I DIPENDENTI, in assenza della preventiva contrattazione e sottoscrizione del Contratto decentrato Integrativo con il Vostro implicito consenso.

Infatti a causa dell’erogazione impropria di suddette risorse, che incidono per circa il 50% del fondo, non vi sono i margini per contrattate e valutare le progressioni economiche orizzontali per tutti i dipendenti, atteso che nell’Ente non risulta ormai da molto tempo programmato l’istituto delle P.E.O.. Inoltre i colleghi ai quali è stato disposto lo svolgimento di un servizio senza accordo sindacale potrebbero anche essere chiamati alla restituzione.

A tal proposito gli scriventi, nonostante le ripetute segnalazioni formali e informali inoltrate alla S.V. in qualità di PRESIDENTE di D.T., nonché SEGRETARIO del Comune di Elmas, rimangono esterrefatti davanti alle evidenti mancanze giuridico-amministrattive-contrattuali applicate nei confronti del personale, oltreché nell’aver consentito l’erogazione di somme non ancora contrattate, ma ancor peggio prive di accordo sindacale che ne disciplini il regolare riconoscimento, ma sopratutto nel più totale e più completo disinteresse a concludere in tempi consoni o quanto meno accettabili il C.D.I. 2015.

Per tutto quanto sopra riportato, i medesimi intimano alle SS.VV.:

  1. In mancanza di accordi sindacali, di sospendere l’erogazione delle risorse decentrate a valere sul fondo dei dipendenti fino alla sottoscrizione del nuovo C.D.I. 2015, in quanto gli effetti del precedente sono decaduti il 30/03/2015 di comune accordo tra Amministrazione, O.S. E RSU;

  2. Di verificare e accertare definitivamente la possibilità di integrare il fondo costituito con determinazione del n. 40 (RG 189) del 30/03/2015, con la concorrenza dell’1,2% del monte salari relativo al 1997;

  3. una pronta e sollecita chiusura della contrattazione decentrata integrativa al fine di non aggravare ulteriormente le condizioni di erogazione del salario accessorio dei dipendenti;

A conclusione gli scriventi, la RSU e l’O.S. USB-PI, coadiuvati dell’avv. ……., constata la completa indifferenza mostrata dell’Amministazione comunicano alle SS.VV. l’avvio della fascicolazione e raccolta della documentazione relativa alla gestione delle attività contrattuali dei C.D.I. del personale, al fine di chiedere un intervento all’Autorità Giudiziaria e/o Enti preposti al controllo di tali Atti, al fine di verificare la piena e regolare applicazione della normativa in materia di contratti sul pubblico impiego.


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