Elmas, muore a 34 anni stroncato da un infarto: parenti e amici sotto choc per Salvatore “Boris” Cadau

Si è sentito male in casa. Il giovane, operaio, non si è più ripreso. Inutili i soccorsi. Il dolore dei suoi cari e di chi lo conosceva: “Non riusciamo a spiegarci come sia possibile, stava bene e non aveva nessuna patologia”.


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Si è sentito male in casa, a Elmas, ha perso conoscenza e i soccorritori non hanno potuto fare altro che dichiararne la morte. Salvatore Cadau, per tutti “Boris”, se n’è andato a trentaquattro anni. “Stroncato da un infarto improvviso. Non riusciamo a spiegarci come sia stato possibile, stava bene e non aveva patologie”, dice la sorella, Alessandra. Sono le uniche parole che si sente di dire, chiusa nel dolore insieme all’altro fratello e ai suoi genitori. Il funerale è già stato fissato, sarà oggi nel pomeriggio, e sin dai minuti successivi al decesso la notizia della scomparsa del 34enne ha fatto il giro di tutti i suoi amici. Erano tanti a conoscerlo, da poco si erano complimentati con lui per l’inizio di un nuovo lavoro, come operaio, in una ditta cagliaritana. Casa-lavoro-casa, più qualche uscita con gli amici la sera: una vita normale, azzerata da un malore improvviso che non gli ha, purtroppo, lasciato scampo. “Infarto”, punto. “Non è prevista nessuna autopsia”, Salvatore “Boris” Cadau sarà seppellito tra poche ore. 
Su Facebook sono tantissimi i messaggi di cordoglio. Da Elmas, certo, ma anche da Cagliari e da Bosa. I post sono molti, e vanno dai classici “Rip amico mio” a pensieri più lunghi e toccanti. Una delle sue più care amiche, Erica Lecca, lo ricorda così: “Non ho avuto la forza di scriverti ancora niente, forse quello che mi manca è il coraggio, perchè scriverti adesso significa ammettere che non ci sia più e io ho aspettato e sperato che fosse solo un tuo stupido scherzo, che ti saresti svegliato e avresti iniziato a mandarmi messaggi. Ma non sarà più così. Non mi dovevi lasciare adesso, avevo ancora bisogno di te, avevo bisogno del mio migliore amico. Mi sento già così sola senza di te ami, tu che sei sempre stato il mio rifugio sicuro, una certezza, una spalla, un vero amico. Come faccio senza di te adesso? Sei stato una persona meravigliosa e posso solo ringraziarti per ogni sorriso, ogni valore, ogni parola e ogni gesto che hai fatto per me. Te lo prometto, ci rivedremo e per quanto dura sia, fin quando avrò fiato porterò alto il tuo nome e non verrai dimenticato. Mai”.


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