Elisoccorso in Sardegna: “Costi stellari, in un mese spesi 869mila euro”

La maxi fattura liquidata dall’Areus: “Uno scandalo, intanto da quattro mesi il personale delle ambulanze non viene pagato. Svolgono un servizio delicatissimo, dal quale molto spesso dipende la vita o la morte, e vengono pagati meno di due euro all’ora”


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Ottocentosessantanovemila euro per il mese di giugno 2019. Denari, liquidati dall’Areus il nove agosto scorso, per l’elisoccorso che opera in Sardegna. Meglio, si tratta del “servizio di elisoccorso a supporto del sistema di emergenza urgenza della Regione Sardegna”. I soldi sono destinati al servizio svolto dagli elicotteri nelle basi di Cagliari, Alghero e Olbia. A pubblicare le carte è l’ex presidente della Regione Mauro Pili, che va all’attacco: “Nei giorni scorsi l’Areus ha liquidato una fattura di 869mila euro per il servizio di elisoccorso mentre da 4 mesi non vengono pagati i dipendenti delle ambulanze che operano attraverso decine di coop in tutta la Sardegna. Solerti con le ricche fatture dell’elicottero, ingiustificatamente ritardatari con i poveri stipendi del personale a terra, è l’ennesima vergogna di una sanità che non solo non cambia ma sembra peggiorare”, scrive Pili. Il politico ricorda che ci sarebbero “centinaia di dipendenti e famiglie e un servizio a terra fondamentale, dal quale molto spesso dipende la vita o la morte. Dipendenti che affiancano le strutture ospedaliere e che con molta dedizione e serietà lavorano per vivere ma anche perchè consapevoli dell’enorme bisogno che i cittadini hanno delle ambulanze”.
“Il problema di questi lavoratori è duplice: vengono pagati a meno di 2 euro all’ora rispetto al monte ore che sono costretti a coprire e ormai da quasi 5 mesi sono senza stipendio. Ragazzi che non lo ricevono ormai da marzo nonostante le coop d’emergenza debbano fronteggiare tutte le spese per tenere in piedi queste realtà (Inps, Inail , spese delle ambulanze etc etc ). Una situazione insostenibile e a rischio c’è un servizio di primaria importanza nei comuni, nei territori più disagiati e lontani. È semplicemente scandaloso che si paghi copiosamente e con solerzia l’elisoccorso e, invece, si lascino alla fame centinaia di operatori fondamentali nel servizio a terra. È probabile che l’elicottero abbia santi in paradiso, mentre i lavoratori costretti a terra non possono godere della stessa attenzione dai piani alti della sanità sarda. Uno scandalo da risolvere prima che sia davvero troppo tardi”.


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