Elisa, 27 anni, di Uta: “Vi racconto come il ritratto diventa magia”

La storia della giovane ritrattista di Uta: “Non solo Smartphone, esiste ancora la poesia del disegno”


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Occhi grandi e profondi, scuri come la terra antica alla quale appartiene , Elisa , 27 anni,  bionda , bellissima. Si piazza al secondo posto sper ben due stagioni consecutive  ( la prima a gennaio 2013 , la seconda ad ottobre 2014 ,  durante la  convention di artisti sardi “Ritrarte ” (svoltasi in tre giornate  all’Hotel Setar di Cagliari ) la giovane artista di Uta descrive la sua più grande passione di sempre :il ritratto.
“Ho frequentato il Liceo artistico Foiso Fois a Cagliari e poi ho conseguito una laurea in scienze della  comunicazione ma la mia passione è dipingere , un amore  nato pian piano sui banchi di scuola  e maturato nel tempo sempre più forte e consapevole “.
La sua tecnica è quella del “dry brush” che consiste nell’utilizzo dei colori ad olio senza diluizione  alcuna, il colore è sfumato direttamente  su tela .
“Per me la magia del ritratto consiste nell ‘unicità di ogni soggetto: parto dalla foto( poiché amo il ritratto realistico) per coglierne i particolari ,la bellezza di un volto , uno sguardo, un ovale, ed è un’emozione che  traduco su tela.”
“All’inizio -racconta -i primi fan erano i parenti,  gli amici, poi con il web le cose son cambiate , è una grande vetrina,  dove posso esporre le mie opere senza avere per forza un luogo fisico a disposizione”. Qualcuna delle sue opere ha raggiunto gli Stati Uniti,  il nord Italia e parti diverse della Sardegna .
Arrivata un mese fa da Torino la proposta di esporre ad una rassegna per giorni talenti, tramite il canale web “Pitturiamo”.
Attira anche  l’attenzione del Cagliari club per il  ritratto fatto  ad un mito del calcio cagliaritano, Daniele Conti. 
“Ho avuto il piacere di conoscerlo e gli ho regalato il mio quadro- racconta -e penso di averlo fatto un poco a nome di tutti i tifosi rossoblu .”
“In un’epoca come questa-dice – tra Smartphone e digitale le persone scelgono  ancora il ritratto come dono, lo intendono come qualcosa di intimo ed autentico e le richieste infatti arrivano da tutte le età “.
“In Sardegna -afferma la giovane artista-abbiamo bisogno di visibilità, siamo  tantissimi artisti ,tutti animati dalla voglia di reagire a questa crisi  e di lavorare con le nostre passioni.”


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