Ecocentri, l’assessore Loi: “Nessun pericolo, basta falsi allarmismi”

La risposta della giunta Zedda a Claudia Zuncheddu che parlava di rifiuti pericolosi nei nuovi ecocentri a Cagliari


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L’assessore comunale ai Servizi tecnologici Anna Paola Loi replica alle accuse di Claudia Zuncheddu: “gli ecocentri non sono impianti di trattamento dei rifiuti ma di stoccaggio temporaneo. Non capisco a cosa serva generare paure con un’informazione distorta”

“Gli ecocentri sono degli impianti di stoccaggio temporaneo dei rifiuti che poi verranno trattati altrove”. L’assessore comunale ai Servizi tecnologici, Anna Paola Loi, risponde alle accuse mosse ieri da Claudia Zuncheddu di Sardigna Libera. “Negli Ecocentri di tipologia B, come quello destinato a Sant’Elia – ha detto Zuncheddu – possono essere conferiti anche rifiuti pericolosi come solventi, acidi, sostanze alcaline, prodotti fotochimici, pesticidi, olii, grassi, tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio, filtri olio, vernici, farmaci”.

La replica. “Solo falsi allarmismi e informazione distorta su un intervento che andrà a vantaggio della raccolta differenziata – risponde l’assessore Loi – Forse l’ecocentro è stato confuso con l’impianto di trattamento rifiuti che é tutta un’altra cosa”. Rifiuti pericolosi? “La normativa definisce tali le batterie delle auto e le pile esaurite, così come le lampade al neon – precisa l’esponente della Giunta Zedda – Tutti rifiuti che diventano pericolosi se abbandonati nell’ambiente o smaltati in maniera non corretta. Cosa che non si verificherà negli ecocentri, dove stazioneranno per poco tempo prima di essere trasferiti altrove per il trattamento. Anziché interrompere il discorso durante l’assemblea a Sant’Elia e montare inutili allarmismi, sarebbe stato meglio chiedere chiarimenti agli esperti che erano presenti e hanno contribuito alla predisposizione e definizione del progetto. Non rispondo alle accuse personali che mettono in dubbio la mia competenza in materia, vorrei solo che non si creasse una informazione distorta”.


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