Echi lontani 2015, un ponte musicale tra la Sardegna e l’Europa

Al via sabato a Cagliari la ventunesima edizione


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Echi Lontani supera in scioltezza il traguardo del ventennale e si conferma una delle manifestazioni più vitali in Europa dedicate alla musica antica, denominazione divenuta di uso comune per racchiudere un ampio arco temporale tra il Medioevo e il tardo Barocco.

In cartellone,tra il 21 marzo e il 30 giugno, sedici concerti (quattordici a Cagliari e due rispettivamente ad Ales e Guspini); due proiezioni dedicate ad altrettanti pionieri della early music scomparsi nel 2014, Frans Bruggen e Christopher Hogwood; una conferenza di approfondimento sulla tecnica del “basso continuo” e un incontro sulla “tromba naturale”, l’antico strumento senza buchi e pistoni che richiede all’esecutore musicalità e grande abilità tecnica.

Anche quest’anno i concerti della rassegna allestita dal direttore artistico Dario Luisi (un vero e proprio festival per la ricca articolazione dei contenuti e i fili rossi che legano gli appuntamenti in programma) saranno diffusi in diretta o in differita sul web attraverso la piattaforma culturale statunitense U-Sophia. Una vocazione internazionale riconosciuta dal REMA, il network europeo nato in Francia (con sedi ad Ambronay e Versailles) per promuovere la musica antica valorizzando il lavoro di 70 strutture distribuite in 21 paesi, con il sostegno della Comunità europea. Alla rete aderiscono i maggiori festival del Vecchio Continente dedicati a questo repertorio: Echi Lontani ne fa parte dal 2012 dopo un periodo di monitoraggio della programmazione e dell’attività gestionale.

Si comincia sabato 21 marzo, solstizio di primavera e data scelta dalla Commissione europea e dall’Unesco per celebrare la terza Giornata Europea della Musica Antica: a Cagliari, nella chiesa di Santa Maria del Monte in Castello, di scena alle ore 21 l’Ensemble Ricercare diretto da Riccardo Leone. In programma la prima parte di un progetto pluriennale dedicato
all’esecuzione integrale dei madrigali di Claudio Monteverdi.

Il gruppo vocale e strumentale guidato da Leone è formato interamente da musicisti cagliaritani cresciuti nel conservatorio cittadino. Per il direttore artistico Dario Luisi, violinista, fratello d’arte (di Fabio Luisi, direttore d’orchestra di fama internazionale), già direttore del prestigioso dipartimento di Musica antica del conservatorio austriaco di Graz, si tratta di una scommessa, una sorta di ponte gettato fra la Sardegna e l’Europa: “Vogliamo cercare, nei limiti delle nostre possibilità – spiega –, di promuovere le realtà musicali presenti sul nostro territorio e non solamente di importare artisti da fuori creando un oasi, sì felice, ma isolata dalle realtà qui presenti”.
L’Ensemble Ricercare coinvolge alcuni docenti del dipartimento di Musica antica del conservatorio di Cagliari, che quest’anno parteciperà al progetto Schola, la piattaforma europea delle scuole di musica eseguita su strumenti d’epoca e secondo prassi esecutive storiche.

Strumentisti e cantanti del Laboratorio Musica e Strumenti antichi del “Palestrina” (in concerto il 6 giugno alle ore 20 nella chiesa di San Francesco di Paola in via Roma a Cagliari, alle prese con lo Stabat Mater di Domenico Scarlatti) si confronteranno idealmente con l’Ensemble Hyacint, espressione della Kunstuniversität di Graz, protagonista di una serata in calendario il 24 aprile (Cagliari, chiesa di Santa Chiara, ore 21) in cui saranno eseguite pagine di Telemann, Händel,
Purcell, Geminiani e Carl Philipp Emanuel Bach.

Tra gli altri appuntamenti della manifestazione spiccano un concerto dedicato all’ultimo grande clavicembalista francese del Settecento, seguace di Rameau, Jacques Duphly, in occasione del trecentesimo anniversario della nascita (28 marzo, ore 21, chiesa di Santa Chiara a Cagliari.
Solista al cembalo Francesco Corti) e un omaggio al trattatista e compositore Antonio de’ Pietri Tonelli nel duecentocinquantesimo anniversario della morte: in due serate saranno proposte le Sonate op. 5 di Corelli con il basso continuo da lui realizzato. Protagoniste due coppie di strumentisti: il 19 aprile il duo Attilio Motzo (violino) – Fabrizio Marchionni (cembalo) e il 23 maggio Fabrizio Longo (violino) e Riccardo Morini (clavicembalo). Entrambi i concerti saranno
ospitati nella cornice del Palazzo Regio a Cagliari.

Un altro anniversario, quello di Tarquinio Merula, insigne organista e compositore scomparso 350 anni fa, sarà celebrato domenica 3 maggio alle ore 18 nella basilica cagliaritana di Santa Croce, solista all’organo Benjamin-Joseph Steens.
Da non perdere l’appuntamento di sabato 11 aprile, quando nella chiesa di Santa Maria del Monte alle ore 21 sarà di scena l’Ensemble Santenay, complesso tedesco tra i più accreditati nella prassi esecutiva della musica medievale. In programma brani di Dufay, de Machaut e Ciconia su testi tratti dal Roman de la Rose. A leggere i brani poetici tradotti in italiano, tra una esecuzione el’altra, sarà l’attrice Elena Pau.

Dopo le esecuzioni integrali delle Sonate e Partite per violino solo e le Suites per violoncello, programmate nelle passate edizioni, anche quest’anno è prevista la prima parte di un’integrale dedicata a Johann Sebastian Bach: il 9 maggio a Palazzo Regio, alle ore 21, Marco Vitale eseguirà la prima sezione del primo libro del Clavicembalo ben Temperato.
Anche quest’anno il cartellone di Echi Lontani coinciderà con le festività pasquali, la manifestazione Monumenti Aperti e la festa di Sant’Efisio: “Il sottotitolo della rassegna è da sempre Musiche d’epoca in luoghi storici – spiega il presidente dell’associazione Echi Lontani, Ferruccio Garau –, un binomio, quello tra la musica e il patrimonio storico e architettonico della città diCagliari e di altri luoghi in cui ci siamo trovati ad operare, a cui teniamo molto e che si configura come un contributo alla valorizzazione turistica del territorio