
Un rapporto familiare tormentato, segnato profondamente dalla separazione dei genitori. Da tempo Pietro aveva contrasti col padre e la madre e l’ingresso del nuovo anno non aveva cambiato le cose.
Anzi, le feste avevano probabilmente accentuato le incomprensioni, i motivi di discussioni accese. Ultima, in ordine di tempo, quella dopo il pranzo di Capodanno, il primo di gennaio, quando Pietro Basile a conclusione di una lite a casa dei nonni, ha sparato un colpo di pistola al padre Franco, 42 anni.
Una tragedia che ha gettato Bitti, in provincia di Nuoro, nello sconforto e dopo la quale sono state avviate le indagini per rintracciare il giovane, che si era dato ad una disperata fuga a bordo di un vecchio pick up.
Il paese si è stretto intorno ai suoi familiari, tutti, compresa la madre, hanno lanciato un appello, chiedendo al diciannovenne di costituirsi. “Prenditi le tue responsabilità, non scappare – aveva detto il vescovo – Dio ti ama e ti perdonerà, ma devi essere uomo e costituirti”. E così ha fatto. Pietro ha ascoltato il consiglio e stamattina si è consegnato ai carabinieri di Bitti. L’accusa è di omicidio volontario.