Eccezionale trapianto al Brotzu: salvate le vite di donna e bambino

La sanità sarda che funziona: al Brotzu per la prima volta con la tecnica “Split” da un solo fegato donato da una donna sarda si sono potuti effettuare due trapianti, che hanno salvato la vita a una ragazza sarda e a un bambino


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di Jacopo Norfo

Due vite salvate insieme al Brotzu, in un unico eccezionale trapianto, dallo stesso fegato.  Con la cosiddetta tecnica split eseguita per la prima volta in Sardegna da un solo organo sono stati effettuati due trapianti. Due pazienti che contoinueranno a vivere dalla donazione di una donna di 46 anni di Sassari. La sanità che funziona in Sardegna, per la gioia di Giuseppe Argiolas dell’associazione Prometeo: “Cari amici questo trapianto segna la storia del trapianto di fegato in Sardegna, per la prima volta nella nostra Regione si trapianta metà fegato ad una paziente sarda e con l’altra metà si salva un bambino nel centro trapianti di Bergamo. Siccome gli organi non bastano per tutti, da ottobre del 2015 il Centro nazionale dei trapianti di Roma, ha deciso che per certo tipi di donatori( sotto i 50 anni) il fegato va diviso e donato a due pazienti in lista di cui uno pediatrico.Se il centro trapianti non può fare il trapianto split il fegato va Donato ad un altro centro che lo può realizzare.In Sardegna si è riusciti ad incrementare l’equipe del dr. Fausto Zamboni con un rianimatore ed uno specialista per il trapianto split ed ecco il risultato.Non solo la nostra isola non perde il fegato ,che sarebbe comunque andato ad un altro centro trapianti, ma realizza il trapianto su una paziente giovane sarda e  fa salvare un bambino a Bergamo.Il grazie più grande alla famiglia che ha donato e a tutti gli operatori sanitari che sono intervenuti per la donazione e il trapianto.Gentile assessore Luigi Arru , quando come Prometeo Aitf onlus , le dicevamo quanto erano importanti quelle due figure che mancavano al Brotzu , lei ci ha ascoltato e questi sono. i risultati di una bella pagina della sanità pubblica scritta in un ospedale sardo. Auguri alla nuova trapiantata”.

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