“La macchina operativa ha funzionato secondo i tempi e nei modi previsti dall’Unità di crisi avviata a novembre. Ora stiamo facendo tutte le verifiche necessarie per capire se il paziente ha avuto qualche contatto dal momento in cui si sono manifestati i sintomi, cosa che lui ha categoricamente escluso sin dal primo momento”. L’assessore della Sanità Luigi Arru (nella foto) da Sassari fa il punto della situazione sul caso del cooperante sardo di Emergency risultato positivo al contagio da Ebola e ricoverato da questa mattina alle 5 all’ospedale Spallanzani di Roma – come prevedono i protocolli nazionali – dopo essere arrivato a Pratica di Mare da Sassari mezz’ora prima.
Intanto sono in autoisolamento le tre persone che potrebbero avere avuto un qualche tipo di contatto con lui: due volte al giorno controllano la temperatura corporea e che finora non hanno manifestato alcun sintomo. Sotto controllo anche gli operatori del 118 che lunedì hanno trasportato il paziente da casa al reparto di Malattie Infettive di Sassari senza passare dal Pronto Soccorso, operatori che erano però completamente protetti. “Non stiamo parlando di un untore, ma di un professionista che ha gestito la situazione con molta coscienza, un professionista esperto che ha autodenunciato i sintomi e ha tenuto a distanza chiunque dal momento in cui ha avuto il minimo sospetto di aver potuto contrarre l’Ebola di rientro dalla Sierra Leone, dove lavorava da febbraio. Quando è salita la febbre e ha avvertito gli operatori, è stato portato in autoambulanza nel reparto di Malattie Infettive senza passare dal Pronto Soccorso. Non facciamoci prendere dalla psicosi, non ce n’è alcuna ragione – dice Arru – Di sicuro è più probabile contrarre malattie come tubercolosi, sifilide e Aids che anche in Sardegna stanno nuovamente aumentando perché negli ultimi anni è stata abbassata la guardia”.
Alla conferenza stampa con Arru hanno partecipato il direttore generale del servizio prevenzione del Ministero della Salute Raniero Guerra, il commissario dell’Aou di Sassari Giuseppe Pintor, il primario del Reparto di Malattie Infettive di Sassari Maria Stella Mura, il commissario della Asl1 Agostino Sussarellu e i due direttori sanitari della Asl1 Serenella Zedda e della Aou Antonella Virdis.
I responsabili del Reparto di Malattie Infettive di Sassari hanno riferito che il paziente è stato da subito collaborante, lui stesso ha cercato di limitare gli accessi di medici e infermieri. È entrato in ospedale completamente lucido, la febbre come unico sintomo, con i parametri stabili, la prima analisi del sangue nella norma. Un peggioramento si è registrato invece il giorno successivo, cosa normale nel decorso dell’Ebola. Il responsabile del Ministero ha spiegato che sono stati messi a disposizione una decina di farmaci e che dallo Spallanzani sarà emesso un bollettino medico al giorno con le condizioni del paziente e l’uso dei farmaci.
—