Dove vanno i migranti? Preoccupazione a Carbonia per il nuovo centro

Le perplessità nel Sulcis


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Preoccupazione per l’individuazione di un centro di accoglienza a Carbonia e per i tempi di realizzazione Cara/Cpsa a Monastir. 

“L’aver individuato un centro di accoglienza dei migranti irregolari a Carbonia e i due anni di tempo necessari per l’allestimento del Cara nell’ex scuola di Polizia penitenziaria di Monastir, annunciati ieri dal Prefetto di Cagliari ai Sindacati di Polizia, preoccupa non poco la segreteria regionale dell’Ugl”. Lo afferma il vice segretario regionale dell’Ugl Sardegna, Piergiorgio Piu.  

“Intanto – spiega Piu – portare gli irregolari a Carbonia potrebbe creare gravi tensioni sociali in un territorio come il Sulcis già di per se colpito da una grave emergenza economica e sociale. Secondo, chi dovrebbe controllare questo ipotetico ‘Cara-Cpsa’? Poliziotti che per i turni di vigilanza arriverebbero a Carbonia da Cagliari? E con quale sicurezza per cittadini e poliziotti?”, chiede Piu.  

“Tutto questo in una situazione di ‘emergenza’ che dura ormai da due anni e che si è acuita con la chiusura forse troppo frettolosa del Cara di Elmas. A questo si aggiunge il problema dei tempi di adeguamento della struttura di Monastir, nella ex scuola di polizia penitenziaria, che come emerso ieri nella riunione in Prefettura, non sarà pronta prima di due anni. Se verrà confermata la scelta del governo di dislocare in Sardegna l’hub dei migranti – aggiunge Piu – i problemi di sicurezza aumenteranno irrimediabilmente”.

 “Chiediamo quindi alla Prefettura ed alla Regione, attori principali in questa vertenza – conclude Piu – di chiedere chiarezza e certezze al Governo sulle future scelte che ricadranno irrimediabilmente sul territorio, sui cittadini e sui poliziotti”.

 
 


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