Donne vittime di violenza, emergenza a Quartu: “Cinque nuovi sos ogni settimana”


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I numeri, più che il taglio del nastro della “casa di prima emergenza”, riescono a fornire un quadro decisamente preoccupante. A Quartu c’è un’emergenza, legata alla violenza sulle donne: “Riceviamo tra le quattro e le cinque nuove richieste ogni settimana”, dice la presidente dell’associazione Donna Ceteris, Silvana Maniscalco. Domani, insieme all’assessore quartese delle Politiche sociali Marco Camboni, di Elisabetta Scorcu del Cagliari Calcio, del dirigente del servizio delle Politiche per la famiglia e l’inclusione sociale della Regione, Giovanni Deiana, e dei rappresentanti delle Forze dell’ordine locali, presenterà il progetto. Ma sono appunto i dati a far tremare le vene nei polsi: “Aiutiamo e sosteniamo le donne. La casa di prima necessità è un passo importante. Le vittime di violenza hanno necessità di essere immediatamente messe in una struttura di protezione, ma non sempre è possibile. C’è bisogno di compiere, prima, tutta una serie di atti. A volte dobbiamo portarle in un albergo, o da qualche parente, o se capita nei weekend tranquillizzarle e dicendo di evitare altri conflitti in attesa di poter compiere tutti i passi burocratici”. Il rischio di subire altre violenze è, quindi, altissimo.
La “casa di prima emergenza” sarà aperta, da domani, sette giorni su sette, in un luogo ovviamente “nascosto” di Quartu, proprio per tutelare le vittime: “Ci sarà una stanza, una sorta di mini alloggio nel quale una donna alla volta potrà soggiornare per 48 o settantadue ore. Nel frattempo, il nostro team di psicologi, psicoterapeuti ed avvocati faranno una valutazione complessiva del rischio, per poi trasferire la donna in una casa vera e propria”.