Gli revocano i domiciliari e torna a casa a Quartu, vicini spaventati: “Sta minacciando tutti e si spoglia”

A febbraio un 29enne senegalese si denuda in piazza Deffenu a Cagliari e aggredisce i poliziotti. In tribunale danneggia banchi e microfoni. Il 27 aprile il giudice concede la liberta vigilata all’uomo: “Dovrà andare al centro di salute mentale di Quartu”. Il suo avvocato, Pierandrea Setzu: “Non basta, qualcuno deve accompagnarlo”. Il legale Giuseppe Congia: “I vicini di casa del 29enne sono terrorizzati, li ha minacciati: sto preparando un esposto”


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Agli arresti domiciliari nella sua casa di Quartu, il giudice decide di accogliere la richiesta del suo avvocato e concede ad un 29enne senegalese la libertà vigilata e mettendo nero su bianco che dovrà recarsi al centro di salute mentale di Quartu. L’uomo era finito nei guai perchè, il 24 e 25 febbraio, in piazza Deffenu, ha rivolto apprezzamenti sessuali a una donna che stava passando insieme ai suoi due figli minorenni e al marito. Subito dopo aveva picchiato l’uomo e, all’arrivo delle Forze dell’ordine, ha insultato i militari, spogliandosi e spintonando e strattonando gli agenti. Finito alla sbarra, ha dato in escandescenza, devastando un’aula del tribunale. Il 29enne straniero è stato visitato il ventotto marzo e il perito medico ha ritenuto che “sia affetto da discontrollo delle pulsioni, nel senso che ha difficoltà a controllare la propria volontà e non ha la capacità di organizzare, programmare, finalizzare e prevedere gli esiti del proprio comportamento; ciò lo porta ad agire immediatamente in assenza di un vaglio critico del pensiero”. Lo stesso perito ha valutato che “i comportamenti antisociali”, “quale effetto della patologia psichiatrica di cui è affetto”, “sono controllabili con un adeguato e costante trattamento psicoterapeutico e che pertanto la sua pericolosità sociale, allo stato attenuata, sia efficacemente fronteggiabile mediante la regolare frequentazione di un presidio socio-sanitario territoriale quale il Centro di salute mentale di Quartu Sant’Elena”. E il giudice Antonella Useli Bacchitta, lo scorso 27 aprile, revoca i domiciliari all’uomo. Ok alla libertà vigilata, i carabinieri dovranno sorvegliarlo e sapere dove vive l’uomo, che dovrà anche andare al Centro di salute mentale di Quartu “e seguire scrupolosamente il trattamento sanitario che verrà elaborato dai medici curanti, assumendo regolarmente la terapia farmacologica prescritta e sottoponendosi alle visite di controllo secondo le indicazioni degli operatori sanitari, i quali dovranno informare immediatamente l’autorità di sorveglianza di eventuali violazioni” da parte del senegalese.
Il 29enne vive in un rione di Quartu distante dal centro. L’avvocato che ha ottenuto la revoca dei domiciliari, Pierandrea Setzu, è preoccupato: “C’è stato un rinvio dell’aggiornamento di un altro processo, previsto il 18 maggio, relativo all’aggressione compiuta dal mio assistito contro alcuni agenti della Municipale, subito dopo che gli era stato disposto, ma non ancora notificato, il provvedimento di revoca degli arresti domiciliari. Il diciotto maggio “dovrà essere sentito lo stesso psichiatra che ha già deposto per la sua infermità, senza che sia stato disposto alcun aggravamento della misura. Serve che qualcuno accompagni il mio assistito al Centro di salute mentale”. E un altro legale, Giuseppe Congia, afferma di aver già preso contatti “con un uomo che è il referente di un gruppo di residenti della zona nella quale vive il senegalese. Si lamentano perchè, da quanto mi è stato riferito, sta continuando a minacciare dei bambini, figli di un vicino, mimando gesti e continuando a mostrare le sue parti intime. Sto raccogliendo le firme degli abitanti e investirò il tribunale affinchè indichi una persona che gli faccia da tutore, oltre ad attivare le istituzioni per un trattamento sanitario obbligatorio”. Congia aggiunge che “farò un esposto ad Assl, Procura e Comune di Quartu”.


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