Domani i funerali di Michela Murgia nella chiesa degli artisti a Roma, migliaia di messaggi per la scrittrice sarda

E’ stata lei stessa a chiedere il rito religioso nella basilica di Santa Maria in Montesano nella capitale. Commozione e ricordi sui social, tanti gli omaggi della politica, compreso quello della premier Meloni.


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“Voglio esprimere sincere condoglianze alla famiglia e agli amici della scrittrice Michela Murgia. Era una donna che combatteva per difendere le sue idee, seppur notoriamente diverse dalle mie, e di questo ho grande rispetto”. Giorgia Meloni interviene così sulla morte della scrittrice Michela Murgia, scomparsa ieri sera a 51 anni, sconfitta da un cancro al rene al quarto stadio, da lei stessa annunciato a maggio scorso. Proprio sulla Meloni la scrittrice e attivista di Cabras aveva rivolto più volte le sue critiche, attaccando il governo che considerava fascista e augurandosi di riuscire a non morire “sotto un regime”. A quell’attacco, ancora la premier aveva risposto che si trattava di un augurio di lunga vita, vista la sua intenzione di restare al governo molto a lungo. Invece, la scrittrice che con Accabadora aveva conquistato lettori e critica, e con l’ultimo Tre ciotole, dopo la rivelazione della sua malattia, era balzata in cima alle vendite, non ce l’ha fatta. E’ morta pochi giorni dopo la grande festa nel giardino della nuova casa romana, organizzata il 22 luglio, dove si era trasferita con la sua famiglia Queer, ovvero un gruppo di amici che amava considerare la sua famiglia, insieme ai figli d’anima, così li chiamava, non avendone di biologici. Meno di un mese fa si era spostata in articulo mortis con Lorenzo Terenzi, un matrimonio a cui, aveva spiegato, entrambi si erano sentiti obbligati per garantirsi reciprocamente diritti altrimenti negati.
L’ultima sua foto, il 29 luglio dal letto d’ospedale dove era stata ricoverata “perché il corpo sorprende e ieri mi mancava il respiro a causa del troppo liquido negli anfratti dei tessuti. La risposta che vorrei dare a chi mi chiede continuamente come sto, che era quella che dava Cesare de Michelis: posso stare meglio, ma non posso più stare bene, aveva scritto sui social.
Poco fa l’ultima storia per annunciare il funerale, domani alle 15.30 nella chiesa degli artisti, da lei stessa scelta per il rito funebre religioso. Anche dalla sua Sardegna tanti messaggi di commozione e saluto per la Murgia, che nel 2014 aveva tentato la carriera politica candidandosi alla presidenza della Regione. Silenzio assoluto, finora, dal governatore Solinas. 


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