Domani e mercoledì i poeti incontrano i ragazzi di Cagliari

Dal seminario di cooperazione internazionale tra le Università di Cagliari e di Caen ai versi dedicati ai più piccoli con un’antologia educativa


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MARTEDÌ 6 | SEMINARIO | UNIVERSITÀ DI CAGLIARI

 

“Fai un favore, leggi poesia!” è il motto scelto dal Dipartimento di Letteratura, Filologia e Linguistica dell’Università di Cagliari e da Il Grimorio delle Arti per il seminario di domani. Martedì 6 dicembre, dalle 9.30 alle 19, nell’Aula Magna Motzo del polo umanistico Sa Duchessa, in via Is Mirrionis, calerà il sipario sul ciclo di incontri “Gli epistolari dei poeti – Poètes à le lettre”. Due istituzioni, compreso l’Ateneo francese di Caen, e un’associazione culturale hanno unito le forze per ospitare scrittori, ricercatori e nuovi critici da due Paesi legati linguisticamente, Italia e Francia. La poesia contemporanea assorbe l’emotività degli individui in relazione al tempo che vivono, al nostro presente; perciò diventa una forma immediata per trasmettere dei sentimenti ai più giovani, e dimostrare loro che si possono condividere con gli altri. La poesia è un incontro “pulito”, libero da pregiudizi.

 

Dopo la presentazione del progetto, curato dalle docenti Giovanna Caltagirone e Marie José Tramuta, la mattinata proseguirà con quattro momenti di approfondimento. Se alle 10.15 la stessa Tramuta tratterà Un archivio inedito: L’epistolario di Nella Nobili, poetessa bilingue, incalzerà Sandro Maxia con Clizia e la lettera non scritta di Montale, seguito dal suggestivo Vita mia… di Maria Grazia Calandrone. 

«Tengo molto a far capire ai ragazzi quanto sia utile la poesia. Gli insegnanti hanno un fitto programma da rispettare, dovendo parlare di tutto. Per questo capita che loro non siano abituati a leggere in versi, non avendo gli strumenti che servono per entrare in un testo poetico. Ho deciso quindi di andare di persona nelle scuole e di confrontarmi con loro, per sottoporgli la poesia nuda, senza analisi o commenti che li intimoriscano», commenta così la Calandrone riguardo il suo intervento, che verterà sulle biografie dei poeti, quindi sulla vita vera di persone in carne e ossa. Anche Gli scomparsi, l’ultima raccolta edita da Lietocolle, intende far passare il medesimo messaggio. È un libro che racconta le storie delle persone che ha conosciuto, le esperienze vissute che non hanno potuto scegliere. «Momenti di studio appassionato e fuori dagli schemi, come il seminario, li toccano profondamente. Per i ragazzi la poesia non è indispensabile – conclude – è uno strumento per conoscersi più a fondo, per affrontare con maggior sicurezza i loro sentimenti, per non sentirsi diversi e isolati, ma uguali e vicini agli altri». 

Poi Susanna Sitzia affronterà La poesia neo-greca di Luisa Giaconi nel carteggio Campana-Novaro e, prima della pausa pranzo, Emmanuela Caddeo e Rita Fresu indagheranno le Spigolature linguistiche dall’epistolario di Cristina Campo. Tra una relazione e l’altra, gli interventi poetici mattutini saranno di Laetitia Dumont-Lewi, Claudio Pozzani e Giuseppe Mereu.

 

I lavori riprenderanno alle 15.45, quando Giovanni Di Malta spiegherà come “Usare” la poesia. La Guerra fredda nelle lettere di Cesare Pavese. A seguire Irene Palladini riporterà tra i presenti la voce singolare di Antonio Porta e la corrispondenza salvata. Francesca Corrias si focalizzerà su Poesia ed editoria nel primo Novecento. Una riflessione sul carteggio Lucini, Govoni e Puccini, specie a cinquant’anni dalla scomparsa del poeta emiliano.

 

Alle 18, Alba Castello si occuperà di Un poeta “fuori dal tempo”: Lucio Piccolo e alcune riflessioni epistolari. Infine spetterà a Susanna Sitzia tirare le fila della giornata con un argomento autoctono, ovvero la Teoria del processo traduttivo e paradigma sardista nel carteggio tra Marianna Bussalai e Montanaru. Gli interventi poetici pomeridiani saranno di Nicola Bultrini, Valentina Neri, Gavino Angius, Gianpaolo G. Mastropasqua e Maria Grazia Calandrone.

 

 

MERCOLEDÌ 7 | LETTURA | LICEO CLASSICO “SIOTTO”, MATERNA “REGINA ELENA”

L’impegno de Il Grimorio delle Arti, che continua ad aumentare la sua proposta gratuita di incontri per avvicinare le persone alla parola, a qualsiasi tipo di parola, tanto scritta quanto pronunciata, si conferma mercoledì 7 dicembre. La curatrice Barbara Garassino e l’autore Claudio Pozzani daranno La parola alla poesia, titolo emblematico di un’antologia per grandi e bambini che sarà presentata, dalle 9.30 alle 10.30, davanti ai piccoli della scuola materna “Regina Elena” e, dalle 11.30 alle 13.30, a tutti gli allievi del Liceo Classico “Siotto Pintor”. Questo significa mettere di fronte alla vivacità della nostra poesia oltre cinquecento giovani in soli due giorni; senza dimenticare che Pozzani ha ideato e dirige il Festival Internazionale di Poesia di Genova, uno dei format culturali più innovativi del panorama italiano. 

 

Il volume La parola alla poesia. Antologia per grandibambini fa parte di un progetto di grande respiro all’interno del Festival in questione e riguarda la didattica della poesia ma, più in generale, la divulgazione di essa tra le nuove generazioni. Il libro raccoglie alcuni dei più importanti poeti contemporanei, come Valerio Magrelli, Roberto Mussapi, Franco Buffoni, Paolo Ruffilli, Antonella Anedda, Mauro Macario, Vivian Lamarque, Donatella Bisutti, che non sono abitualmente autori per l’infanzia, ma che hanno creato apposta per l’iniziativa delle poesie rivolte soprattutto ai ragazzi.

 

«Sono le parole le protagoniste di queste pagine – motiva la Garassino – parole che guizzano fra le righe come palline di un flipper, parole che si arrampicano sulle pareti di camerette colorate, parole che strisciano sui pavimenti delle aule, parole che si alzano per raggiungere le stelle, per dare vita ai sogni e voce alle emozioni. Sono le parole che abitano questo libro per trasformarlo in un tappeto volante che viaggia verso mondi fantastici, dove i gattini hanno paura, i ragni e le mosche si sposano, gli amici sono sempre in viaggio sotto un cielo bianco e le formiche bevono il caffè, mentre le bambine cantano una filastrocca. Sono parole, parole che si nutrono di silenzio, che devono essere lette ed ascoltate, perché sono le armi dei poeti e le note degli incantatori di serpenti».

 

Un’altra caratteristica da non trascurare è di essere multilingue, sia per venire incontro alla multiculturalità che esiste nelle aule scolastiche di tutta Italia, sia per stimolare l’apprendimento delle lingue straniere attraverso la poesia. A tal proposito, gli autori sono stati divisi in quattro settori, ognuno dei quali è tradotto in spagnolo, francese, inglese o tedesco. A impreziosire l’antologia si aggiungono le illustrazioni del noto cartoonist Gianfranco Uber, volutamente stampate in bianco e nero per dare la possibilità ai lettori più acerbi di colorarle a piacimento. La parola alla poesia è un libro da leggere, da ascoltare, da toccare… insomma da vivere pienamente, come del resto la letteratura. 


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