Disperazione nel Corso: “Così Cagliari ha ucciso i negozi del centro”

Lo sfogo commovente di Anna Aledda, della drogheria del Corso: “Qui stiamo chiudendo tutti, scappiamo via dal Corso dove per le scelte di Zedda gli affari sono crollati del 60 per cento. Niente auto ma soprattutto niente autobus, neppure per i disabili che sono pronti a fare causa al Comune. Ho 950 euro di Tasi da pagare, altro che luminarie, ci hanno lasciato morire da soli. E ovunque ci sono sbandati  e delinquenza, la gente di sera qui ha paura”

di Anna Aledda, commerciante del Corso

Ci riteniamo purtroppo commercianti di serie B. Solo quando c’è da mungere esistiamo!! E da quando hanno chiuso al traffico il primo tratto del Corso le vendite sono calate del 40 per cento, ma dopo che hanno eliminato i mezzi pubblici siamo arrivati al 60 per cento.  I disabili e gli anziani si lamentano perchè non possono accedere alle loro case e al loro lavoro! I disabili hanno intenzione di riunirsi e fare causa al sindaco perchè li priva di un mezzo per raggiungere il lavoro! Sto parlando così perchè anch’io sono commerciante al Corso e mi sono ritrovata a dover arrancare pure per pagare l affitto oltre che per le tasse! E non sono poche!! Solo per la Tasi 950 euro. Questa è la realtà, purtroppo. 

Ho la drogheria al n. 178. Poco più avanti all ex palazzo sorcesco che se continua ad essere lasciato così abbandonato ritornerà ad essere un rudere meta di sbandati. Ancora recintato con impalcatura e rete! Quando ci sono delle manifestazioni nel primo tratto c è il mondo ed è tutto bello illuminato,dopo quel blocco ,che per 2 massi di tufo, e vi assicuro che quelli del Largo erano molti di più e più interessanti, ora in quel recinto c’è un immondezzaio, oltre il deserto e buio totale, e le buche. Le bancarelle di Natale le abbiamo già avute anni fa, e abbiamo avuto una boccata d’ossigeno tutti quanti, ma ora tra la chiusura totale della strada, i mezzi pubblici che non passano, il buio, quel blocco che non serve a niente è tristezza totale. Il fatto è che le spese sono tante, e novembre è stato terribile. Non parlo solo di me na tutti i miei colleghi che sono nella stessa situazione.

Si è avuto un incontro con il sindaco qualche mese fa ,ma ….. è inutile lavare la testa all’asino. La dott.ssa Maria Cristina Fasciolo ha richiesto un parcheggio per il furgone che consegna i farmaci compresi i salvavita che hanno necessità di essere conservati in frigo, nemmeno per quello, niente, chiusura totale, e mentre non vedi un vigile urbano in città, all imbocco del Corso sono in 2. La profumeria For You sta sbaraccando, non ce la fa più a stare nel Corso dove ormai è deserto totale. I negozi stanno chiudendo o si trasferiscono altrove.
 
Negli anni 80..90 facevo parte di una bellissima associazione La Cosasco ed eravamo 160 operatori commerciali, intendo negozi, la gente ,passillara e comprava, e si lavorava, tutti quanti. E il soldo girava, e nel mio piccolo negozio io mio marito e 2 ragazzi. Poi il lento declino, ma adesso è la fine davvero. Mi domando ,e chiudo, datemi un buon motivo per andare a passeggiare nel Corso, senza negozi e con tante serrande abbassate o trasformate in locali o ristoranti. Senti i commenti della gente… non c è niente!!!ahimè. Magari la notte vedi i ragazzi in giro o negli angoli o i portoni a fare pipì o altro e a vomitare! Questo è il Corso Vittorio Emanuele di giorno e di notte!! Dirai tu… che ne sai di notte?Io sono nel folk e spesso e volentieri sono fuori la notte e rientro anche alamattina presto, e per passare da via Mameli al Largo ed arrivare a casa mia in via sant Efisio anche mezz’ora! Forza pubblica manco l’ombra!

 

 
 
 


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